La splendida isola di Salina, dove il tempo sembra essersi fermato, troverà il giusto equilibrio per una rivoluzione green ?

La scommessa per gli isolani  sarà quella di sviluppare l’uso delle fonti di energia rinnovabili rispettando l’ambiente e salvaguardando i  paesaggi.

L’isola di Salina è suddivisa amministrativamente in tre comuni, Santa Marina Salina che conta 903 abitanti, Malfa di 975 abitanti  e Leni di 691 abitanti. Le dimensioni dell’isola di Salina sono complessivamente di 26,4 kmq, i tre comuni dell’isola hanno aderito all’iniziativa del patto dei sindaci e hanno redatto i loro PAES. La mobilità dell’isola è esclusivamente affidata ad automezzi tradizionali a benzina e gasolio, l’uso dei mezzi elettrici è  ancora assente.  La produzione dell’energia elettrica dell’isola avviene attraverso due centrali termoelettriche alimentate a gasolio, la prima installa nel 1923 nel comune di Santa Marina Salina, oggi ammodernata,  ha una potenza di picco di 5740 kW, l’altra si disloca  nel comune di Malfa con una potenza di picco di 3100 kW.

La pubblica illuminazione dell’isola è costituita principalmente da lampade del tipo SAP ed è abbastanza vetusta, a tal riguardo l’imminente bando regionale azione 4.1.3. a valere sui fondi PO FESR 2014-2020, bando 100% fondo perduto, potrebbe  rappresentare una importante opportunità per le amministrazioni comunali dell’isola.

La diffusione delle energie rinnovabili nell’intera isola è quasi assente, si contano, nei tre comuni ,  veramente pochi impianti fotovoltaici e pochissimi solari termici per acs. Il recente Decreto del 14 Febbraio 2017, del quale si aspetta il decreto attuativo, incentiverà l’uso di fonti rinnovabili termici ed elettriche nell’isola. L’ARERA (Autorità di Regolazione per Energie Reti e Ambiente) ha recentemente emanato il documento 115/2018 “orientamenti in merito alla definizione  della remunerazione spettante ai produttori di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili nelle isole minori non interconnesse”. L’Autorità ritiene che la  remunerazione prevista debba essere di 20 anni per le FER elettriche e 15 anni per le FER termiche.
Per le FER elettriche l’Autorità propone  l’utilizzo di una tariffa base invariata per l’intero periodo di remunerazione, basata su prezzi medi che vanno dai 0,127 €/kWh per gli impianti sopra i 200 kW a 0,164 €/kWh per quelli compresi tra 0,5 e 6 kW. I valori sono soggetti a complessiva revisione su base triennale previa consultazione. Il corrispettivo convenzionale a copertura dei costi amministrativi del Gse è proposto a 0,05 c€/kWh con esclusione degli impianti fino a 3 kW destinati all’autoconsumo. Per le  FER termiche invece , l’Autorità suggerisce la tariffa base unitaria distinta per tecnologia e derivante da studi effettuati da Rse (espressa in €/mq). Con questi orientamenti e in attesa del decreto attuativo, considerati gli obiettivi minimi al 2020 del Decreto del 14 Febbraio 2017, che per l’isola di Salina prevedono una produzione da FER elettriche (fotovoltaico) di 580 kW e  di FER termiche pari a  570 mq di solare termico, sembra che per i cittadini dell’isola si prospettino interessanti opportunità.