A luglio, secondo quanto rilevato da Terna, la domanda di elettricità in Italia è stata di 29 miliardi di kWh, in diminuzione del 7% rispetto allo stesso mese del 2019. La riduzione dei consumi ha risentito in maniera minore rispetto ai mesi precedenti dell’impatto delle misure introdotte per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19, mostrando graduali segnali di ripresa. Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura porta ad un decremento più contenuto (-5,9%). La domanda dei primi sette mesi risulta in flessione dell’8,6% rispetto al corrispondente periodo del 2019. In termini rettificati il dato resta sostanzialmente invariato (-8,4%). Nei primi sette mesi dell’anno le fonti rinnovabili hanno coperto complessivamente il 40% della domanda elettrica, rispetto al 35,7% del corrispondente periodo del 2019. A livello territoriale la variazione tendenziale di luglio è risultata ovunque negativa: -8,6% al Nord, -5,5% al Centro e -4,7% al Sud.
A luglio la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’89,5% con produzione nazionale e per la quota restante (10,5%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione da fonti rinnovabili ha coperto il 37,9% della domanda, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2019 (36,8%). In dettaglio, la produzione nazionale netta (26,1 miliardi di kWh) è risultata in flessione (-6,1%) rispetto a luglio 2019. In crescita la fonte di produzione fotovoltaica (+12%), in calo tutte le altre (geotermica -3,5%; termica -6,7%; idroelettrica -10,8%; eolica -21,5%).