TUTTE LE RIVISTE DI ENERGIA IN COMUNE

13° NUMERO

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Costruire un futuro sostenibile


Quando nel 2010, già ingegnere ambientale e neo dottore di ricerca in sistemi energetici, mi occupavo di divulgazione scientifica sui cambiamenti climatici non riscuotevo molto interesse tra gli uditori.
Oggi a distanza di anni, la crisi energetica globale, ha riportato in auge le parole risparmio energetico, efficienza energetica, energia.
Sin dal mio ingresso nel mondo del lavoro ho potuto verificare che la parola “energia” era assente nel dibattito politico italiano e nel dibattito quotidiano della popolazione.

Mi sono battuto molto per l’affermazione della figura dell’ Energy Manager sia nella PA che nelle imprese.
Gli Energy Manager e gli Esperti in Gestione dell’Energia hanno passato anni duri e si sono sentiti quasi invisibili rispetto all’alta dirigenza delle aziende e agli amministratori locali delle pubbliche amministrazioni.

Ci è voluta prima una pandemia e poi una guerra per capire che l’accesso all’energia rap- presenta la qualità della vita di ogni cittadino.
Oggi finalmente quando mi presento di fronte un’aula, gli uditori sono veramente interessati alle tematiche dei cambiamenti climatici e del risparmio energetico soprattutto legato alla possibilità di abbassare la bolletta.

Cosa ci è voluto?

Un’alluvione che ha sommerso la città per l’ennesima volta arrecando numerosi danni alle attività economiche, una bolletta triplica- ta con un costo dell’energia elettrica che si è attestato a 0,70 €/kWh.
Tutti chiaramente si aspettano che l’energy manager con una bacchetta magica riduca la spesa energetica.

Ho imparato a capire che viviamo in un mondo complesso governato da sistemi complessi e che la ricerca della soluzione ai problemi non può avere un approccio semplificato.

La grave situazione in cui ci troviamo è figlia di una mancata pianificazione passata e di una mancata vision della classe politica italiana.
Come sempre riusciamo a farci trovare impreparati di fronte a qualche evento che prima avevamo considerato di impossibile realizzazione.

Eppure è arrivata la pandemia, la guerra, i cambiamenti climatici.

In questi giorni, mentre la guerra in Ucraina continua e la pandemia stenta a tramutarsi in endemia, l’Europa cerca di correre ai ripari con interventi urgenti per limitare i danni:

•Acquisto in comune di gas per negoziare prezzi migliori;

• Proporre un prezzo di riferimento per il GNL;

• Nuove norme di solidarietà tra Stati membri;

Dopo la pandemia oggi ci riscopriamo vulne- rabili all’indipendenza energetica non abbiamo un piano strategico e soprattutto ci manca una visione.

Ma dalle crisi nascono sempre le opportunità e i cambiamenti quindi voglio essere fiducioso e ottimista e mi auguro che passi la pandemia finisca la guerra e che tutti gli eventi vissuti negli ultimi anni possano servire a costruire un futuro sostenibile all’insegna della collaborazione tra popoli e della condivisione di risorse. I temi trattati in questo numero riguardano le sfide future delle comunità energetiche e le sfide ormai passate della questione della gestione integrata dei rifiuti, settore in cui ancora una volta abbiamo dimostrato di non essere all’altezza.

Tra passato e futuro vi auguro una buona lettura.


12° NUMERO

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L’ Energia delle donne

Sono giorni difficili per l’Italia. 
Mentre i meteorologi stimano l’arrivo della più potente ondata di caldo del 2022 e il Cdm delibera lo stato di emergenza per siccità su cinque regioni italiane, l’ISPRA- Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che fa capo al ministero della Transizione ecologica- presenta il rapporto sugli incendi precisando che in Italia nel 2021 ha bruciato “il triplo degli ettari del 2020” e sottolineando come negli ultimi vent’anni, il 40-50% del territorio colpito da incendio sia costituito da foreste.
La crisi climatica globale è in atto, pochi giorni fa abbiamo assistito al crollo del seracco del ghiacciaio della Marmolada nei presi di Punta Rocca che ha causato 11 vittime. Una tragedia forse annunciata visto che dagli anni ’50 a oggi, la superficie glaciale del nostro Paese si è ridotta del 30% e nell’ultimo secolo il ghiacciaio della Marmolada si è ridotto del 90%. 

Ci troviamo di fronte a una minaccia seria per l’umanità. 
Lo ha detto chiaramente anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella invitando tutti i paesi ad agire concretamente: «Ci sono Paesi che non si impegnano sul cambiamento climatico che riguarda tutti. Occorre richiamare tutti ad assumere quegli impegni presi nelle convenzioni internazionali, ma anche assumere impegni ulteriori nella lotta al cambio climatico». Intanto i prezzi salgono alle stelle e arriva il conto di trent’anni di strategie energetiche sbagliate, di mercati senza regole e disequilibri economici. E mentre le aziende di combustibili fossili continuano a fare investimenti che porteranno all’aumento delle temperature globali ci si interroga ancora una volta su come mettere fine a quello che sembra uno scenario apocalittico. Di fronte a tutto questo l’esercizio complesso della nostra redazione è stato quello di provare a raccontare qualcosa di inedito e nuovo che sia fonte di ispirazione.
Abbiamo acceso una luce nel buio dando spazio alle donne e al progetto europeo Women4RES (W4RES) che punta ad accelerare la partecipazione delle donne nel settore del riscaldamento e raffrescamento da fonti rinnovabili (RHC), contribuendo non solo al raggiungimento degli obiettivi climatici dell’Agenda 2030, ma anche agli obiettivi della Strategia europea per la parità di genere 2020-2025 voluta dalla Presidente Ursula von der Leyen. Abbiamo poi dedicato spazio ai report che ci aiutano a chiarire le idee e a mettere in risalto lo sviluppo dal basso delle diverse fonti rinnovabili in Italia evidenziando quanto di buono si muove nei territori. Grande spazio anche a una riflessione sull’Agenda 2030 con il rapporto dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile che rivela come l’Italia sia penultima tra i Paesi UE in materia di lavoro, disuguaglianze, pace, giustizia e istituzioni solide. Un numero diverso dal solito che si pone l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sul ruolo che le donne hanno alla guida di una transizione verde. Un grazie speciale va alle donne che ogni giorno contribuiscono a rendere concreta la nostra attività lavorativa, il nostro progetto editoriale e anche quello aziendale. Grazie alle ingegnere Stefania SpartàIlenia SanganiChiara Petrone e  Lavinia Granata per il loro impegno verso un mondo sostenibile e grazie anche al direttore Simona Scandura per aver curato particolarmente questo numero.


11° NUMERO

Lo sprint della Sicilia per le fonti Rinnovabili

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L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha causato anche squilibri nel mercato mondiale dell’energia.
A pagarne le spese gli stati Europei che importano il 90% del gas che consumano, di cui il 40% dalla Russia. 
Dalla Russia provengono pure il 46%delle importazioni di carbone dell’Europa e il 27% di Petrolio. I cittadini, le imprese, gli enti pubblici e le industrie hanno visto raddoppiare la spesa energetica. La crisi legata alla guerra ci ha fatto scoprire un’Europa vulnerabile e dipendente dal punto di vista energetico. L’Italia in particolare, avendo convertito tutte le centrali termoelettriche da carbone a gas, si trova in una situazione di allerta. Il Presidente Draghi ha dichiarato al Parlamento l’imprudenza di non aver diversificato maggiormentelefontidienergianegliultimi decenni riducendo la produzione di gas nazionale. Il futuro ci impone di porre maggiore attenzione ai rischi geopolitici e ridurre la vulnerabilità per le nostre forniture.
In questo scenario diventano strategici per la nazione i rigassificatori, tuttavia la via maestra rimane comunque lo sviluppo delle fonti rinnovabili con una più spinta sburocratizzazione amministrativa per la installazione degli impianti rinnovabili. Paghiamo la mancanza di una visione che oggi si traduce in un caro bollette inaspettato e imprevedibile. La crescita post pandemica alimentata dai finanziamenti del PNRR rischia di essere vanificata dal caro energia. La questione è molto dibattuta in tutti i settori, dagli amministratori locali, dal mondo della sanità, dalle imprese, dalle industrie e dai cittadini in generale.

Da parecchi anni mi prodigo a dire che la parola ENERGIA è mancata e manca nel dibattito politico Italiano. Oggi è un must parlare di ENERGIA e dare attenzione a un settore che risulta strategico per lo sviluppo e la qualità della vita dei cittadini. 
Oggi più che mai il ruolo degli Energy Manager risulta fondamentale per assicurare l’approvvigionamento delle risorse energetiche.
In questo contesto si avviano le “Giornate dell’Energia della Regione Siciliana”, un appuntamento importante che ogni anno mette al centro i temi dell’energia e che vede la Sicilia, terra strategica per la posizione geopolitica, ponte naturale tra il Nord Africa e l’Europa.

Il costruendo cavo sottomarino HVCD che collegherà la Sicilia (Partanna) e la Tunisia (Cap Bon) con la potenza di 600 MW contribuirà a un incremento dei benefici per il sistema elettrico italiano e anche nel complesso all’intero sistema europeo in termini di sostenibilità e integrazione dei mercati. 
La Sicilia, al centro del bacino del mediterraneo, è destinata a diventare hub logistico, energetico e turistico di tutto il mediterraneo.In questo numero speciale interamente dedicato al Dipartimento dell’Energia della Regione Siciliana abbiamo voluto dare spazio al Piano Energetico Ambientale della Regione e alla visione intera del Dipartimento grazie al contributo dell’Ing. Antonio Martini, dirigente generale del Dipartimento dell’Energia della Regione Siciliana, dell’ Ing. Roberto Sannasardo, Energy Manager della Regione e del Dott. Domenco Santacolomba, responsabile del servizio Pianificazione e Programmazione del Dipartimento.L’Energia è un settore chiave in Sicilia, porta d’ingresso di nuovi flussi energetici dal Nord Africa e baricentro di una nuova geo-economia. Auspichiamo che la classe dirigente che si affaccia alle nuove sfide sia all’altezza delle sfide future.

Buona lettura

10° NUMERO
Economia Circolare

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Il 2021 è stato per noi l’anno del consolidamento. La nostra rivista ha registrato letture importanti e siamo grati ai partner come Logical Soft e ai sostenitori di questo nuovo modo di comunicare che hanno deciso di intensificare lacollaborazione con Energia in Comune per questo 2022.

Informare costantemente i cittadini, creare un dibattito tra professionisti ed esperti del settore,promuoverecomportamentisostenibili in grado di tutelare l’ambiente è da sempre stato il nostro principale impegno. Mentre scriviamo per illustrare il tema approfondito dalla nostra redazione in questo numero della rivista, un convoglio militare russo di oltre 60 chilometri si sta dirigendo verso Kiev, il Governo italiano ha dichiarato uno stato di emergenza umanitaria e il conflitto tra la Russia e l’Ucraina è arrivato a livelli altissimi. Ci troviamo di fronte a uno scontro geopolitico che avrà gravi ripercussioni, la guerra avrà conseguenze sul prezzo dell’energia, sul sistema economico e su quello sociale. La questione energetica si intreccia con quella geopolitica divenendo strategica per l’intera popolazione mondiale. Lo sviluppo passa attraverso l’approvvigionamento dell’energia e il nostro Paese importa il 45% del gas dalla Russia. Il Presidente Draghi ha dichiarato al Parlamento l’imprudenza di non aver diversificato maggiormente le fonti di energia negli ultimi decenni riducendo la produzione di gas nazionale. Il futuro ci impone di porre maggiore attenzione ai rischi geopolitici e ridurre la vulnerabilità per le nostre forniture.

In questo scenario diventano strategici per la nazione i rigassificatori, tuttavia la via maestra rimane comunque lo sviluppo delle fonti rinnovabili con una più spinta sburocratizzazione amministrativa per la installazione degli impianti

La nostra redazione ha esaminato il “Terzo Rapporto sull’Economia Circolare in Italia” a cura del Circular Economy Network affrontando anche un’analisi del contesto europeo e nazionale su strategie politiche di economia circolare. Abbiamo dato spazio anche alle opinioni con un’intervista al Presidente della “Fondazione Sviluppo Sostenibile”, l’ex ministro Edo Ronchi. Approfondito alcuni aspetti per analizzare gli ostacoli da superare per lo sviluppo dell’Economia Circolare, freni non solo tecnologici e normativi, ma anche finanziari e soprattutto culturali. Per questo abbiamo avuto l’onore di intervistare Claudia Brunori, Responsabile Divisione uso efficiente delle risorse e chiusura dei cicli dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e vicedirettrice del Dipartimento dei sistemi produttivi e territoriali, Antonella Luciano ricercatrice ENEA, ingegnere ambientale e socia AIAT (Associazione Ingegneri per l’Ambiente e il Territorio), Marco Caffi, Direttore Green Building Council Italia, Giuliano Sarricchio, Direttore Generale Benchsmart Srl – Controllabolletta.it. Immancabili gli approfondimenti dedicati alle imprese. Si avvicina il compleanno di Di Bella Costruzioni s.r.l., azienda leader nel campo della gestione, costruzione, manutenzione e telecontrollo d’impianti tecnologici, elettrici, idrici, termici e di pubblica illuminazione. Tantissimi auguri di cuore.

9° NUMERO
Mobilità Sostenibile

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Sta per concludersi questo 2021, un anno complesso dove il mondo intero ha provato a rialzarsi a seguito della pandemia. L’Europa in questo anno ha fissato obiettivi ambiziosi per la trasformazione dell’economia, al fine di renderla più verde, più digitale e più equa. In Italia la nascita del Ministero della Transizione Ecologica con la riorganizzazione delle competenze di alcuni dicasteri e un ampio ambito di azione, che ha assorbito, oltre a tutte le competenze dell’ex Ministero dell’Ambiente, anche alcune delle competenze chiave nel processo della transizione ecologica, ha segnato un passaggio importante. 

Ci troviamo di fronte a un cambio di paradigma e per transitare verso un mondo più verde.
In questo scenario la mobilità sostenibile rappresenta una grande sfida per la riduzione dei gas climalteranti. 
I trasporti consumano un terzo di tutta l’energia finale nell’UE incidendo mediamente del 30% sul consumo globale di CO2, responsabili di gran parte delle emissioni di gas a effetto serra nell’UE, contribuiscono in larga misura ai cambiamenti climatici. 
Gli inquinanti atmosferici, come il particolato (PM) e il biossido di azoto (NO2), danneggiano la salute umana e l’ambiente. Abbiamo quindi deciso di concludere questo anno dedicando un numero speciale alla mobilità sostenibile. Abbiamo dato spazio al 18° Rapporto Audimob sulla mobilità degli italiani di Isfort, realizzato con il supporto del CNEL e con il contributo scientifico di Agens e Asstra, ci siamo poi soffermati sul nuovo piano degli spostamenti casa-lavoro e sulla figura del Mobility Manager per dedicare poi grande attenzione ai PUMS (Piani Urbani della Mobilità Sostenibile) e alle risorse del PNRR destinate a questo settore. Abbiamo dedicato un approfondimento agli strumenti è per il mobility management grazie al contribuito degli ingegneri Carlo Candelpergher e Fabrizio Santelli soci AIAT. Energia in Comune continua a essere l’organo ufficiale di Stampa dell’Associazione Ingegneria per L’Ambiente e il Territorio e a portare avanti una comunicazione sostenibile e inclusiva.  La ripresa post‐pandemica costituisce un’opportunità per plasmare il futuro dell’Europa.

8° NUMERO

Speciale Sicilia: PEARS, Europa e isole minori.

SCARICA QUI LA RIVISTA DI SETTEMBRE /OTTOBRE 2021

A poche ore dal nubifragio che ha colpito la città di Catania con conseguenze gravissime, decidiamo pubblicare il nostro magazine “Speciale Sicilia” e lo facciamo per un motivo ben preciso. 
Catania è sede della nostra redazione da anni impegnata a divulgare informazioni sulla sostenibilità.
Energia in Comune sostiene la cultura green e ogni giorno racconta le best practice delle amministrazioni locali. 

Le criticità ambientali e sociali attraversate dal nostro Paese rendono urgente la necessità di ridare forza ad una nuova visione. 
E’ necessario ripensare alle città di fronte alle nuove sfide climatiche, attuare una strategia di lungo periodo, costruire una rigenerazione e riqualificazione sostenibile delle aree urbane con innovazione ed efficienza dei servizi. 

E’ necessario sentirsi al sicuro, garantire qualità al vivere in città. Le scelte delle Amministrazioni assumono un ruolo centrale e non ci stancheremo mai di ripetere come alcune azioni possano essere di vitale importanza. Il Patto dei Sindaci rappresenta un valido strumento per migliorare la sostenibilità ambientale delle nostre città.

La ripresa dell’economia ci mette di fronte ad un’altra sfida importante dopo quella della sconfitta del COVID 19, cioè una ripresa equa ed inclusiva. 

Il repentino recupero dell’economia mondiale, in concomitanza con le condizioni metereologiche estive (basso livello delle acque e dei venti), ha causato l’impennata dei prezzi dell’energia mondiale.

Il caro dei prezzi dell’energia elettrica è causato dall’aumento del prezzo del gas, soprattutto in Italia, dove quasi tutte le centrali elettriche sono da esso alimentate. Il PUN (Prezzo Unico Nazionale), che è il prezzo di riferimento dell’energia elettrica rilevato sulla borsa elettrica italiana (IPEX, Italian Power Exchange), ha toccato un picco storico passando dai 43,57 €/MWh dell’ottobre del 2020 ad oltre i 300 €/MWh di ottobre del 2021. 

Questa fluttuazione ha messo in allarme la politica italiana ed europea, che ha introdotto dei provvedimenti per mitigare l’impatto dell’oscillazione dei prezzi soprattutto per le fasce più deboli della popolazione.
Il tema della lotta alla povertà energetica rappresenta infatti una priorità nelle politiche dell’UE. 

In questo contesto economico e sociale di ripartenza ci aspetta la sfida più importate: la crisi climatica. Ormai possiamo definirla crisi perché ogni giorno mette a dura prova le nostre vite e lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle proprio ieri.Sicuramente essa oggi costituisce l’opportunità di crescita più importante che abbiamo perché ci dà la possibilità di cambiare modello di vita.
La Commissione Ue ha dato il via libera al PNRR italiano per accedere al Recovery Fund. Il fondo serve per far ripartire l’Europa.

L’Italia avrà 191,5 miliardi di euro, di cui 69 miliardi a fondo perduto. Secondo la Commissione Ue il piano favorirà un incremento del Pil tra l’1,5% nel 2021 e il 2,5% nel 2026. La più grande prova per l’Italia e per la Sicilia è rappresentata oggi dal reperimento e successiva spesa di risorse finanziarie europee, tema di cui abbiamo molto dibattuto in questa rivista.

La mancanza di competenze specifiche negli enti territoriali, causata anche dal blocco dei turn over sin dal 2008, causa la difficoltà nella spesa dei fondi europei e il conseguente impoverimento dei nostri territori. 

Viste le grandi risorse messe a disposizione nel settore della transizione energetica abbiamo intervistato l’Assessore all’Energia della Regione Siciliana Daniela Baglieri per farci illustrare come intende organizzarsi la Regione nelle imminenti prove del PNRR e della prossima programmazione PO FESR 2021-2027. Ci siamo focalizzati sul tema della transizione energetica nelle isole minori che rappresenta l’opportunità di implementare nuovi modelli di gestione dell’energia e che con sorpresa abbiamo scoperto che già costituiscono un laboratorio a cielo aperto per il futuro. 

In esse il cittadino è protagonista dello sviluppo delle comunità energetiche, vedendo riconosciuto il suo ruolo di prosumer, cioè un consumatore che è a sua volta produttore. Proprio nelle isole si sono svolti i “Green Salina Energy Days”, che hanno proposto Salina come “Isola Pilota” dell’Unione Europea nella transizione verso l’energia pulita e la sostenibilità ambientale. 

E ancora abbiamo deciso di raccontarvi una Sicilia che coniuga tecnologie rinnovabili e architettura nella “Giraffa 2.0” di Santiago Calatrava che la compagnia svedese InnoVentum ha installato a Piazza Armerina grazie all’Ing. Guido Sciuto. Alla bellezza della struttura si unisce la sua funzionalità: si tratta di un “monumento” non troppo ingombrante capace di accumulare energia eolica e solare. L’opera è stata inaugurata in concomitanza degli “Energy Day 2021”, la tre giorni svoltasi al “Green Technology Park” di Piazza Armerina dal 16 al 18 settembre. Si è discusso di come riprogettare i sistemi energetici in chiave green entro il 2030 e dell’impatto socioeconomico che questa transizione avrà. 

Abbiamo raccolto la passione le competenze e i progetti per il futuro della nostra Sicilia, vogliamo dare un messaggio di speranza, ma anche tendere la mano a tutti coloro che vogliono impegnarsi per la lotta al cambiamento climatico in atto. E’ tempo di agire. 

7° NUMERO

Regione del Veneto:la strategia per il GPP

Energia in Comune sceglie la Regione del Veneto per affrontare uno dei temi più dibattuti degli ultimi anni: il GPP Green Public Procurement ovvero Acquisti Verdi nella pubblica amministrazione, uno strumento fondamentale per lo sviluppo delle smart city e delle green city volto a favorire la domanda di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale da parte della Pubblica Amministrazione con l’obiettivo ultimo di contribuire al raggiungimento degli standard europei in materia di sostenibilità ambientale ed economia circolare.

La potenzialità del GPP è stata compresa a livello internazionale tanto da esser stato inserito come impegno concreto attraverso l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritta a settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. La Regione del Veneto grazie al grande impegno della Direzione Acquisti AA.GG. ha ottenuto risultati importantissimi fino ad oggi.

La Regione ha attivato una pagina web dedicata, uno sportello HelpDesk, un programma di formazione, degli strumenti operativi per la redazione di bandi “verdi” e curato l’organizzazione di eventi sul tema del GPP.
Proprio la prima settimana di giugno si è svolta la V edizione del Forum regionale degli acquisti verdi presso il Palazzo della Regione. Per avviare concretamente il passaggio alla Transizione Ecologica serve un coinvolgimento totale di ogni amministrazione pubblica in maniera orizzontale e non verticale. Questo la regione Veneto lo ha compreso benissimo realizzando un ottimo lavoro di squadra. Abbiamo dedicato la copertina della Rivista a questo tema con un intervento del Direttore Acquisti AA.GG. Avv. Giulia Tambato e della dott.ssa Eva Zane.
Grande attenzione merita anche la città di Venezia impegnata su un doppio binario verso la transizione energetica con la redazione del PAESC e il C40 Cities, la rete globale di grandi città che operano per sviluppare e implementare politiche e programmi volti alla riduzione dell’emissione di gas serra e dei danni e dei rischi ambientali causati dai cambiamenti climatici.
Spazio anche al Comune di Padova con l’approvazione del PAESC da parte del Consiglio comunale e l’apertura del nuovo sportello sul risparmio energetico. E poi un approfondimento dedicato al comune di Verona e all’impegno green dell’amministrazione comunale con un’intervista al sindaco Federico Sboarina. 

Buona lettura 


6° NUMERO

Emilia-Romagna: un Patto condiviso per un futuro sostenibile

Abbiamo deciso di dedicare il bimestrale Marzo/Aprile all’Emilia-Romagna, la seconda Regione più ricca d’Italia dopo la Lombardia e una delle più floride d’Europa, con una vasta area (la Pianura Padana) che raggruppa la maggior concentrazione produttiva e manifatturiera d’Italia, rappresentando, però, al contempo, una delle zone più esposte sul piano ambientale a partire dalla qualità dell’aria.
Ci siamo trovati di fronte a una Regione consapevole e attenta, che guarda all’Europa, in grado di diventare un modello d’esempio per tutta l’Italia, capace di mettersi alla guida della transizione energetica che stiamo affrontando.
  

La Regione ha siglato insieme a 55 firmatari tra enti, atenei, imprese e sindacati, “Il Patto per il Lavoro e il Clima”, un documento che stabilisce impegni e responsabilità condivisi rispetto a un percorso comune verso un’economia più sostenibile.
Il documento non ha soddisfatto la Rete di Emergenza Climatica e Ambientale dell’Emilia-Romagna (RECA), così 76 associazioni ambientaliste hanno deciso di riscrivere proprio in questi giorni un contro-patto più radicale, con altre azioni e progetti per raggiungere la neutralità carbonica prima del 2050. Anche a loro abbiamo dato spazio con un articolo dedicato al Patto per il Clima.
Da una parte le istituzioni chiedono di portare avanti un’unica strategia, dall’altra le associazioni riscrivono un nuovo documento che parte dal basso evidenziando alcuni punti cardine.
Una cosa è certa, l’attenzione è alta e saranno mesi ricchi di confronti, dibattiti visioni e sensibilità.
Tutti hanno compreso che è il momento di agire, serve un processo di partecipazione democratica e progettazione condivisa.

L’intervista al direttore generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa della Regione, Morena Diazzi, analizza diversi aspetti che meritano di essere letti con attenzione.
Sicuramente siamo di fronte a un processo consapevole dove anche i comuni hanno fatto la propria parte attraverso i PAESC, a parlarcene è stato Alessandro Rossi direttore Politiche energetiche e ambientali ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Un percorso che ci ha portato ad analizzare anche altri aspetti come le ripercussioni della pandemia sulla certificazione energetica degli edifici con un contributo di Cosimo Marinosci, ingegnere edile, Ph.D Ingegneria Industriale e ricercatore universitario. Infine abbiamo analizzato grazie a Kristian Fabbri, architetto, docente all’Università di Bologna e consulente per la Regione Organismo di Accreditamento Regionale per i Certificatori energetici (ART-ER) il tema della povertà energetica, un fenomeno ancora poco conosciuto che merita uno spazio importante nel dibattito europeo e nazionale. Anche questa volta abbiamo parlato del Superbonus 110%, il tema è stato affrontato da Aiat (Associazione Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio). 

5° NUMERO
Lazio: regione a due velocità

Il 2021 ci accoglie con parecchi cambiamenti, un nuovo Governo del Paese, un nuovo Ministero per la Transizione Ecologica, le nuove varianti del
virus. Dopo quasi un anno dal primo lockdown siamo ancora qui a combattere la pandemia. La pandemia è la conseguenza di uno sviluppo
selvaggio e senza regole che non ha rispettato l’ecosistema.
Con la speranza del cambiamento e la voglia che questa pandemia lacerante finisca presto ci siamo occupati delle tematiche energetiche della Regione Lazio. L’impressione è quella di una Regione a due velocità con il mondo della ricerca che fa da traino e le amministrazioni locali che stentano a decollare. La ricerca ha ottenuto importanti risultati sull’idrogeno verde e la creazione di una Hydrogen Valley presso il centro di ricerca Casaccia di Enea grazie allo stanziamento da parte del Mise di 15 milioni di euro, il mondo universitario è diventato punto di riferimento nel processo formativo volto
al cambiamento grazie a luminari del mondo accademico come il Prorettore alla Sostenibilità Università La Sapienza di Roma, il Prof.
Livio de Santoli.

Gli enti invece stentano, tant’è che il Piano Energetico Regionale è stato approvato dalla Giunta il 25 marzo del 2020 ma resta al momento in fase di emendamento all’interno della Commissione
lavori pubblici, infrastrutture, mobilità e trasporti. In un momento così emblematico per l’Italia noi proviamo a raccontare una Regione che viaggio quindi a due velocità. Una è quella dei tecnici, ricercatori e accademici e delle associazioni
ambientali come AIAT (Associazione Ingegneri per l’Ambiente e il Territorio), con un nuovo consiglio
direttivo presieduta da Giuseppe Mancini, e l’altra, quella delle amministrazioni, che sembrano non stare
al passo con i tecnici. Con gli interventi di Livio de Santoli, Mauro Alessandri, Andrea Eleuteri, Giorgio Graditi, Giuseppe Mancini, Giovanni Puglisi, Rino Romani vi auguriamo una buona lettura.

4° NUMERO

Focus Superbonus 110% proroga al 2022

In Copertina On. Riccardo Fraccaro Sottosegretario di Stato Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Con la speranza di archiviare presto il 2020 e in attesa del 2021, per approfondire le sfide green di una nuova regione, abbiamo pensato di dedicare uno speciale al Superbonus 110%.

In questo numero a pochi giorni dalla proroga al 2022 abbiamo intervistato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio di Ministri On. Riccardo Fraccaro, Armando Zambrano Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri, Giuseppe Rufo direttore generale DEI Tipografia del Genio, Alessandro Ponti Amministratore Delegato di Harley&Dikkinson, l’ arch. Antonio Disi di Enea e l’ing. Alberto Boriani di Innova, punto di riferimento importante in questa bella avventura dedicata all’informazione green. 

È partita la nuova opportunità per riqualificare le nostre abitazioni sia dal punto di vista sismico che da quello energetico, purtroppo va a rilento a causa della complessità del sistema amministrativo-burocratico.

Ma ormai la strada sembra tracciata e con l’accordo Europeo del taglio delle emissioni di CO2 di almeno il 55% entro il 2030 e i finanziamenti del Recovery Fund dedicati per il 37% al Green New Deal appare segnata anche la strada per la proroga del Superbonus del 110%. 

3° NUMERO

Puglia: la Regione energeticamente solidale

In Copertina Domenico Laforgia Università del Salento

Una Regione che merita di essere raccontata dal punto di vista energetico.
La Puglia affronta la sfida grazie a una visione moderna e “solidale”.
E’ per questo che abbiamo deciso di dedicare questo bimestrale Novembre/ Dicembre alla Puglia grazie al contributo in prima pagina dell’ Ing. Domenico Laforgia, Professore Ordinario di Sistemi per l’Energia e l’Ambiente dell’Università del Salento e Direttore del dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro.
La Puglia è stata la prima Regione a istituire il reddito energetico con l’obiettivo di favorire la diffusione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nelle utenze domestiche o condominiali. A raccontarci tutto è Antonio Trevisi esperto in pianificazione energetica.
Tanti gli approfondimenti con le interviste realizzate dalla nostra Redazione.
Fondi comunitari, Zone Economiche Speciali e visioni future per la ripartenza di un settore importantissimo per l’economia.



2° NUMERO

Lombardia, la Regione sostenibile


Il nostro viaggio nelle Regioni d’Italia continua.
Mentre la curva dei contagi in questi giorni di fine settembre torna a risalire e con essa le preoccupazioni, abbiamo intervistato la classe dirigente del territorio Lombardo e abbiamo chiesto cosa è stato fatto e cosa ci aspetta in ambito energetico nei prossimi anni. Le speranze di una ripresa dalla recessione in atto sono elevate e puntano tutto sulla strategia finanziaria messa in campo dalla Commissione Europea: il Next Generation EU, 750 Miliardi di euro per la ripresa Europea.
Un numero interamente dedicato alla Regione Lombardia con un focus speciale su Conto Termico e GSE.
Certificazioni energetiche, #NZEB, Green Building Council Italia, fondi strutturali e investimenti europei,la nascita del nuovo Punto Energia e Clima per i comuni e poi ancora il bellissimo progetto Forestami che ha l’obiettivo di piantare 3 milioni di #alberi nel territorio della città metropolitana di Milano entro il 2030.

Ecco come la Regione Lombardia e il Comune di Milano stanno affrontando la transizione energetica.


1° NUMERO

In copertina Domenico Prisinzano ENEA

Sicilia e detrazioni al 110%


Il primo numero dedicato alla Sicilia con approfondimenti importati su temi nazionali come le Detrazioni al 110% e la cessione del credito trattati in esclusiva dall’Ing. Domenico Prisinzano, Coordinatore Task Force Detrazioni fiscali ENEA.
In questo numero si parla anche di Green Deal e Sicilia in una lunga intervista a Giuseppe Ricci, Presidente di Confindustria Energia.
E poi un approfondimento sul futuro e sull’introduzione della tutela dell’Ambiente tra i principi fondamentali della Costituzione con Luca Ramacci, Consigliere della Corte Suprema di Cassazione e profondo conoscitore della materia.
Abbiamo messo in evidenza il lavoro svolto dalla Regione Siciliana intervistando Tuccio D’Urso dirigente del dipartimento Energia Regione Siciliana, Roberto Sannasardo Energy manager della Regione e Domenico Santacolomba dirigente responsabile della programmazione energetica che ci ha parlato dei Paesc. Un esempio virtuoso lo abbiamo raccontato grazie al contributo di Agatino Pappalardo, Energy manager dell’Università di Catania modello d’esempio nella nostra Regione.