Pubblicato il IV Rapporto sulla Certificazione Energetica degli Edifici 2023 elaborato da ENEA e CTI
![Certificazione Energetica](https://www.energiaincomune.com/wp-content/uploads/2023/10/certificazione-energetica.jpg)
La quarta edizione del Rapporto sulla Certificazione Energetica degli Edifici 2023, realizzato da ENEA e CTI (Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente), analizza le certificazioni pervenute a SIAPE da 17 Regioni e 2 Province autonome nel 2022.
Nel Rapporto 2023 vengono approfonditi strumenti e metodi per il miglioramento della qualità degli Attestati di Prestazione Energetica (APE).
In particolare sono state approfondite:
- le tematiche relative alle metodologie per il controllo obbligatorio a campione;
- una proposta metodologica per l’analisi e controllo preventivo degli APE prima della loro immissione nei catasti regionali; l’implementazione del Catasto Energetico Unico (CEU) regionale;
- lo stato dell’arte degli Edifici a Energia Quasi Zero (Nearly Zero-Energy Buildings – NZEBs);
- il processo di digitalizzazione degli APE e il ruolo del Portale Nazionale per la Prestazione Energetica degli Edifici (PnPE2) e delle altre applicazioni informatiche predisposte da ENEA ed infine una ultima parte dedicata all’approfondimento delle possibili novità che potranno esse introdotte dalla nuova direttiva europea (EPBD) di imminente approvazione.
![certificazione energetica: il rapporto 2023](https://www.energiaincomune.com/wp-content/uploads/2018/04/energy-efficiency.jpg)
Cosa ha esaminato il rapporto sulla Certificazione Energetica
Oltre a esaminare lo stato attuale della certificazione energetica, il Rapporto affronta temi volti a migliorare la qualità degli Attestati di Prestazione Energetica (APE). Un approccio per fornire dati utili ai decisori politici per le strategie nazionali nel settore edilizio. E anche per adeguarsi alle nuove direttive europee sulla decarbonizzazione al 2050 e contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
Analizza i dati degli APE emessi nel 2022 ed evidenzia il miglioramento nella qualità dei dati grazie all’interconnessione con il Sistema Informativo sugli APE (SIAPE). ENEA ha anche sviluppato sistemi informativi per i Catasti Regionali degli APE per massimizzare l’interoperabilità e la condivisione dei dati per migliorare la qualità dei dati e la standardizzazione degli algoritmi. Il documento si articola in sette parti principali, con allegati che approfondiscono il quadro legislativo e tecnico della certificazione energetica a livello nazionale ed europeo. Inoltre, presenta il punto di vista di diverse associazioni e ordini professionali sul futuro della certificazione energetica in conformità con le proposte di revisione della EPBD.
Il rapporto evidenzia le prestazioni migliori rispetto al campione totale
A livello generale, la distribuzione per classe energetica degli immobili pubblici certificati da APE evidenzia delle prestazioni migliori rispetto al campione totale: infatti ricade nelle classi energetiche meno efficienti (F-G) circa il 55% degli APE riferiti al settore residenziale e meno del 30% di quelli non residenziali. Tuttavia, nel confronto con i dati del 2021, il miglioramento dell’efficienza degli immobili certificati si riscontra solo per il settore residenziale, con un aumento del 2% circa dei casi nelle classi energetiche A4-B; diversamente, il settore non residenziale mostra una crescita della percentuale di casi con prestazioni energetiche intermedie (C-E) a discapito soprattutto delle classi energetiche più efficienti.
Le valutazioni sul periodo di costruzione, infine, mostrano la carenza di prodotto nuovo nel nostro Paese, con quasi l’80% degli immobili costruito prima del 1991.
Clicca sul push per scaricare rapporto elaborato da Enea e CTI
Puoi leggere anche Approvata Direttiva Efficienza Energetica UE