Le multiutility, alla luce del loro ruolo per lo sviluppo sostenibile dei territori, potranno agire da “catalizzatori” degli investimenti sia in Italia che in Europa, anche grazie ai finanziamenti Europeo approvati tramite il piano Next Generation EU, con una dotazione complessiva pari a 750 miliardi di euro. E’ quanto emerso della ricerca “Il ruolo chiave delle multiutility per il rilancio sostenibile dei territori italiani” realizzata da The European House Ambrosetti e A2a e presentata a Cernobbio.

C’è una necessità di investimenti molto importante, da qui l’opportunità di arrivare ad un utilizzo appropriato del Recovery Fund – ha detto Marco Patuano, presidente di A2A -. Le multiutility oltre a erogare servizi, incidono sulla qualità della vita dei cittadini. Il vantaggio di una grande multiutility come la nostra è la solidità che ci permette di sviluppare progetti importanti e il dialogo che costantemente abbiamo con i sindaci e la cittadinanza per raccogliere le effettive esigenze da trasformare in progetti e investimenti. Noi abbiamo il dovere di gestire e di innovare e la nostra dimensione ci permette di essere un traino, ma anche supporto finanziario per le altre multiutility. Se ci sarà la possibilità di investire in altre regioni italiane, siamo disponibili”.

Il report analizza come nei settori dell’energia, della gestione dei rifiuti e del Ciclo Idrico, l’Italia riscontri un gap rilevante rispetto ai Paesi europei da colmare con urgenza, abbinato a un quadro disomogeneo a livello territoriale”, ha commentato Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A.

L’obiettivo di questo studio è proprio quello di individuare le aree di miglioramento, per poter proporre e realizzare progetti concreti, che siano in grado di attrarre le importanti risorse messe a disposizione dal recovery fund – ha aggiunto -. Credo che in uno scenario nazionale ed europeo caratterizzato dalle forti differenze nella gestione di servizi ad alto impatto sulla qualità della vita delle persone il ruolo delle multiutility sia sempre più centrale. Il nostro Gruppo può giocare una partita nazionale molto importante: presenteremo il nuovo Piano Industriale tra qualche mese. Sarà per la prima volta un Piano decennale e la nostra ambizione è quella di favorire la transizione sostenibile con importanti investimenti in infrastrutture strategiche per la crescita del Paese”.