Andiamo verso una proroga al 2024 del superbonus del 110%. È quanto ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro nel corso del convegno «Il superbonus del 110% – Speciale Telefisco» organizzato dal Sole 24 Ore e dedicato alla nuova agevolazione. Il governo sta, allo stesso tempo, lavorando a una piattaforma unica che consenta ai cittadini di dialogare attraverso un solo canale di accesso con tutti i soggetti coinvolti nel 110%: dal Mise all’agenzia delle Entrate, passando per l’Enea.

Per il sottosegretario, nelle prossime settimane sarà necessario «un lavoro continuo per mettere a terra la norma». Bisogna, però, considerare che si tratta di una «norma particolare, nuova innovativa che innova radicalmente la situazione esistente». Questa complessità è alla base dei ritardi di queste settimane. Anche se Fraccaro sottolinea come «il mercato sta digerendo la norma».

È chiaro, però, che «se non venisse prorogata, la sua efficacia verrebbe persa. Se rimanesse in vigore fino al 2021 molti investimenti e nuovi contratti non verrebbero sottoscritti». Il sottosegretario, allora, è «molto fiducioso sulla proroga. Mi sembra che tutto il governo si sia espresso in favore».

Per prorogare la misura, saranno utilizzati i fondi del Recovery Fund, che Fraccaro punta a ripartire entro fine anno, in modo da avviare gli anticipi entro l’inizio del 2021. Ma fino a quando arriverà questa proroga? «Guardo con attenzione a quello che ha votato il parlamento – spiega Fraccaro -, che ha chiesto di arrivare fino al 2024».

Ma non c’è solo la proroga. Il governo sta anche lavorando a una piattaforma unica per l’accesso al superbonus. «Perché il 110% funzioni – dice Fraccaro – è necessario che tutti i soggetti privati collaborino tra di loro, ma questo vale anche per la collaborazione tra diversi soggetti della Pa: agenzia delle Entrate, Mise, Enea. È naturale, allora, pensare a un unico luogo digitale con tutti questi enti pubblici per avere le risposte». Si partirà con un canale di informazione, dove i cittadini potranno chiedere chiarimenti su tutti i dubbi, per poi arrivare a una banca dati unificata in materia di superbonus.

Infine, un passaggio sul testo unico dedicato alle detrazioni casa. «In Italia in tutti i settori servono testi unici. Ci lavoreremo in parlamento – conclude Fraccaro -, abbiamo tutto il 2021 per farlo. Andrà fatto qui e in altri settori ma non è questo il motivo per non partire subito con gli investimenti del 110 per cento».