«Nella Legge clima abbiamo previsto 30 milioni di euro per la riforestazione urbana. Ho firmato il decreto, e oggi i comuni possono partecipare a questi bandi, i soldi ci sono. Se andiamo a vedere l’evoluzione statistica dei prossimi anni, sappiamo che attualmente metà della popolazione italiana vive nelle grandi città, e che nel prossimo decennio questa percentuale arriverà al 70%. Deve dunque cambiare la visione ambientale delle grandi città; gli alberi, insieme alla mobilità sostenibile, all’efficienza energetica hanno un ruolo importante. Basti pensare che un albero medio assorbe 15kg di anidride carbonica e produce ossigeno per 2,5 cittadini, oltre ad abbellire le nostre città e rasserenare gli animi ed essere fono assorbente. Questi 30 milioni destinati alla forestazione hanno dunque un senso concreto».

Il Minstro dell’Ambiente Sergio Costa commenta cosi la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Decreto attuativo della legge Clima, un provvedimento che mira all’abbattimento delle emissioni e che prevede il coinvolgimento delle città metropolitane.

Il decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 281 dell’11 novembre 2020che regola le modalità per la progettazione degli interventi e il riparto delle risorse per i finanziamenti del programma sperimentale per la creazione di foreste urbane e periurbane nelle città metropolitane. 

L’approvazione del decreto è frutto di un lungo percorso che ha tenuto conto delle linee programmatiche del Green Deal europeo, della Strategia per il Verde Urbano, dei Criteri ambientali minimi (CAM) e del parere della Conferenza unificata Stato-Regioni.

Presentazione dei progetti

I progetti presentati dalle città metropolitane non possono prevedere costi complessivi superiori a euro 500.000 (iva inclusa), devono avere ad oggetto la messa a dimora di alberi, ivi compresi gli impianti arborei da legno di ciclo medio e lungo, il reimpianto e la selvicoltura ovvero la creazione di foreste urbane e periurbane, la manutenzione successiva all’impianto e non essere già stati oggetto di altro finanziamento o sostegno pubblico, comunque denominato.

Le risorse saranno assegnate tenendo conto dei livelli di qualità dell’aria delle zone oggetto della procedura di infrazione 2014/2174.

Ciascuna città metropolitana presenta al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare fino ad un massimo di cinque proposte progettuali. 

Ecco il documento:


Leggi il Decreto.