La città di San Francisco mette al bando il gas per cucinare: dal prossimo giugno tutti i nuovi edifici dovranno avere fornelli elettrici (alimentati da fonti rinnovabili, ovviamente). Il Gpl o il metano, infatti, sono la seconda causa di emissioni di gas serra nella città californiana. Il provvedimento riguarderà 54mila nuove abitazioni in costruzione e tutte le nuove aree commerciali. Ma per produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, la California, oltre al fotovoltaico, all’eolico e all’idrico, sta puntando molto sulle nuove tecnologie per la produzione attraverso l’idrogeno. Già oggi, moltissimi autobus alimentati a idrogeno sono in servizio nelle principali città dello Stato, mentre si moltiplicano anche le stazioni di rifornimento del combustibile a impatto ambientale zero: a San Francisco, a San Diego, anche grazie ai finanziamenti federali e statali, le insegne dei distributori di combustibile a idrogeno si cominciano a vedere un po’ ovunque.

La California ha così deciso di essere all’avanguardia in questa nuova frontiera della produzione di energia elettrica. Con 20 milioni di dollari di finanziamenti annuali dalla California Energy Commission e attraverso le tasse di circolazione dei veicoli, verranno spesi circa 230 milioni di dollari in progetti per l’idrogeno entro la fine del 2023. Al momento sono in esercizio circa 40 stazioni di rifornimento in tutto lo Stato, un numero irrisorio rispetto ai 10 mila punti di approvvigionamento di carburante fossile (benzina e gasolio), ma – come sottolineano i responsabili del progetto – il dado è stato tratto e la linea futura sarà quella di privilegiare a tutti i costi l’idrogeno per l’autotrazione. I veicoli attualmente in circolazione e alimentati a idrogeno sono anch’essi un numero irrisorio rispetto al parco macchine a benzina e a gasolio (una parte di queste, però, sono ormai della categoria Hybrid), ma il programma statale prevede – attraverso incentivi e sovvenzioni – di arrivare ad oltre 50 mila automezzi entro il 2030 e oltre mille stazioni di rifornimento. Il costo per garantire la presenza di quest’ultime su un territorio vastissimo è stato stimato in oltre 10 miliardi di dollari.
 
Come è noto, i veicoli ad idrogeno emettono solo vapore acqueo, portando a zero le emissioni di gas serra che tanto preoccupano in questo momento non solo la California ma l’intero globo terracqueo. Sicuramente, però, questi veicoli non saranno l’immediata soluzione all’inquinamento, sia per i costi di produzione dell’idrogeno, sia per le difficoltà di creare una rete capillare di distribuzione che faccia diventare conveniente il trasporto di persone e cose anche su lunghe distanze. L’intenzione delle autorità californiane è quella di creare una rete virtuosa per gli spostamenti su autovetture e camion basata sull’uso di energia prelevata da fonti rinnovabili, come appunto l’idrogeno, ma anche le batterie a ioni di litio rifornite da pannelli fotovoltaici o da turbine eoliche.