Plastic Free, l’associazione in continua crescita: intervista a Rosangela Arcidiacono



Da tempo la nostra rivista di settore si occupa di tematiche ambientali dando spazio a docenti universitari, Enti Pubblici e professionisti.
Il 2021 ci mette però davanti a una nuova sfida. Questo è l’anno della consapevolezza da tutti i punti di vista; l’Europa ci mette davanti al fatto compiuto.
E’ per questo che abbiamo deciso di dare spazio proprio a chi ogni giorno è impegnato a lavorare sul territorio.

Chi naviga sui social avrà notato la crescita esponenziale dell’associazione Plastic Free impegnata a informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità della plastica, in particolare quella monouso, che non solo inquina bensì uccide.
Nata come realtà digitale, nei primi 12 mesi ha raggiunto oltre 300 mila utenti e oggi, con oltre 300 referenti in tutt’Italia, si posiziona come la più importante e concreta associazione in questa tematica.

In Sicilia il referente è Fabio Pipitone e a coordinare tutta la provincia di Catania è Rosangela Arcidiacono.
La raggiungiamo telefonicamente proprio poche ore dopo la raccolta “straordinaria” e improvvisa di spazzatura fatta al porticciolo di Ognina.


«E’ stato un appuntamento organizzato in pochissimo tempo. Ho visto una segnalazione su Facebook e mi sono precipitata insieme al gruppo per effettuare la raccolta. Non ci piace parlare e basta, noi preferiamo agire».
Specializzata in Management di Beni Culturali, Rosangela Arcidiacono ha vissuto tra l’Inghilterra e la Spagna per moltissimo tempo. E’ tornata in Sicilia spinta dall’amore per la propria terra e ha ideato l’International No Mafia Museum, il centro di interesse turistico-culturale impegnato a dimostrare che si può vivere serenamente senza la mafia.
Da sempre sensibile alle tematiche ambientali ha poi deciso di iscriversi a Plastic Free, gruppo che solo in Sicilia vede il coinvolgimento di 11 mila persone.

«Plastic Free è una realtà che tocca tutti i comuni del comprensorio. In Sicilia la nostra associazione è diventata un punto di riferimento importante. Lavoriamo in sinergia con tutte le associazioni ambientali. Il nostro è un lavoro di volontariato molto impegnativo perché qui c’è tanto da fare. Bisogna scendere in campo e lavorare quotidianamente».
Mentre parliamo la portavoce di Plastic Free Catania ci preannuncia un incontro che doveva svolgersi proprio oggi a Nicolosi che però è stato rimandato a causa delle nuove disposizioni regionali. Ci racconta di tante proposte avanzate a diverse Amministrazioni comunali come quella fatta ai Comuni di Paternò e Ragalna per poter ripulire la strada che unisce i due paesi (la provinciale 57 Paternò- Ragalna) stracolma di rifiuti e micro-discariche abusive.
L’idea lanciata da Rosangela Arcidiacono è quella di mettere insieme le forze con una pulizia straordinaria con i mezzi dei rispettivi comuni, il coinvolgimento dei cittadini e un appuntamento simbolico a metà strada fra i due sindaci.
Poi monitorare il territorio con delle ronde notturne o ancora meglio delle telecamere per sanzionare i colpevoli.
«E’ un problema culturale- afferma- servirebbe un controllo serrato del territorio e una comunicazione più efficace. Anche per quello abbiamo presentato dei progetti sulla segnaletica stradale a varie Amministrazioni comunali che sono in fase di valutazione».

Un altro grande progetto riguarda la Riserva dell’Oasi del Simeto.
Da poco è stata sequestrata un’intera area dell’oasi utilizzata come discarica, l’intervento ha visto anche il coinvolgimento dell’Autorità Giudiziaria e dopo i sigilli si attendono risvolti su una vicenda che non può passare inosservata.
Rosangela Arcidiacono un’idea per trasformare questo territorio ce l’ha:
«L’idea è quella di coinvolgere l’Amministrazione comunale catanese e tutti i comuni coinvolti nell’area dell’Oasi del Simeto per realizzare un parco fruibile turisticamente con un unico accesso e un biglietto d’ingresso, dove all’interno si possano fare escursioni, gite naturalistiche con le scuole, canottaggio e altre attività a contatto con la natura. A gestire la fruibilità potrebbero essere proprio le associazioni impegnate nella tutela ambientale».

Chi ha visitato almeno una sola volta nella vita l’Oasi del Simeto può già immaginare la meraviglia descritta da Rosangela Arcidiacono, un progetto che regali un futuro green a tante generazioni e che ci consenta di vivere più a contatto con la natura sostituendo, (o perché no alternando) la passeggiata al centro commerciale con quella all’interno di una delle zone più preziose della nostra isola.
Ci auguriamo di poter vedere dal vivo al più presto i progetti della coordinatrice di Plastic Free Catania e soprattutto ci auguriamo che le amministrazioni comunali possano comprendere il valore di queste idee.