Nella gestione del ciclo dei rifiuti nessun capoluogo metropolitano raggiunge il target del 65% di raccolta differenziata previsto dalla normativa europea. Lo evidenziano i dati Istat sulle città italiane raccolti nel report sull’Ambiente Urbano, pubblicato dall’Istituto nazionale di statistica e relativo all’anno 2019.

I Comuni hanno un ruolo di primo piano nelle strategie di riduzione e corretto conferimento dei rifiuti urbani, che devono essere trasformati da costo a risorsa economica attraverso il riciclo, secondo l’approccio dell’economia circolare promosso dall’Unione europea con il Green Deal e condiviso dal PNRR, che punta anche a una riduzione dei divari territoriali esistenti.

Nel 2019, i comuni capoluogo hanno prodotto 10 milioni di tonnellate di rifiuti urbani (-0,1% sul 2018), circa un terzo del totale Italia (30,1 milioni di tonnellate, -0,3% sul 2018). La quantità di rifiuti prodotti è di 559,8 kg per abitante (circa il 10% in più della media Italia). Il valore più alto si rileva nelle città del Centro (610,9 kg per abitante, contro 549,3 del Nord e 526,4 del Mezzogiorno).