E’ vitale che resistiamo alla tentazione di ricostruire le nostre economie sul modello pre-pandemia. Il Covid-19 ci ha offerto una possibilità di immaginare nuovi e migliori modi di organizzare le nostre società. Questo nuovo approccio richiede economie robuste, che tuttavia operino entro i limiti ambientali e sociali“. Lo ha detto stamani il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nel suo discorso di apertura del G20 dell’Ambiente, al Palazzo Reale di Napoli.

Le azioni chiave che dobbiamo prendere ciascuno di noi e tutti insieme – ha proseguito – includono soluzioni basate sulla natura per affrontare il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e la povertà; uso sostenibile e circolare delle risorse; educazione e formazione dei giovani; finanza sostenibile“.

Impossibile ignorare l’evidenza scientifica del cambiamento climatico – ha detto ancora il ministro –. I tragici eventi legati al meteo cui abbiamo assistito nei giorni scorsi provano che il nostro sistema climatico sta soffrendo un grave sconvolgimento. Lo stesso può dirsi degli ecosistemi e della biodiversità. Dobbiamo affrontare queste due sfide planetarie insieme“.

Gli stati del G20, quelli con le economie più grandi e con la maggior capacità di ricerca e innovazione, devono mostrare visione e una forte leadership – ha detto ancora Cingolani –. Al tempo stesso, dobbiamo ricordare che non possiamo costruire un futuro sostenibile se non aiutiamo e portiamo con noi i paesi che hanno sofferto di più dalla pandemia di Covid-19 e che affrontano sfide sociali, economiche e ambientali schiaccianti“.

La pandemia ci ha insegnato due lezioni importanti – ha concluso il ministro –: la prima è che quando ne abbiamo bisogno, possiamo mobilitare tutte le risorse della società e garantire risposte adeguate. La seconda è che abbiamo trascurato di dare sufficiente enfasi alla prevenzione attraverso investimenti in ricerca, innovazione e capacità istituzionale e umana. Come per la salute, prevenire i danni all’ambiente è meglio e più conveniente che affrontare le conseguenze della trascuratezza“.

Bilaterali di Cingolani con inviato sul clima Usa Kerry e ministra francese. Stamani Cingolani ha già tenuto due bilaterali, con l’inviato speciale per il clima del presidente Usa, John Kerry, e con la ministra della Transizione ecologica della Francia, Barbara Pompili. Oggi i tavoli di lavoro riguarderanno la tutela di ecosistemi e biodiversità. Domani arriveranno i temi più spinosi e divisivi: clima, energia e decarbonizzazione.