L’eolico offshore continua a correre in Europa, dove nel periodo gennaio-giugno 2021 sono già state realizzati 1,3 GW di nuovi parchi e sono stati ordinati 2,5 GW di nuove turbine, indicando un raddoppio dell’attuale tasso di costruzione. Lo si legge in una nota di WindEurope, l’associazione europea dell’industria eolica che punterebbe ora ad aumentare la realizzazione degli impianti anche nell’Europa meridionale e non solo nel Mare del Nord, come è avvenuto fino ad oggi.
 
Le turbine diventano sempre più grandi: le nuove turbine installate quest’anno sono in media da 8-10 MW ciascuna. Sono già stati fatti ordini per turbine da 12-15 MW, ed è iniziata la costruzione del parco eolico di Dogger Bank, in Gran Bretagna, da 14 MW: qui, una rotazione di ogni turbina può alimentare una famiglia per 2 giorni. Dogger Bank sarà anche il più grande parco eolico del mondo e, a 130-190 km dalla costa, il più lontano in mare e userà la tecnologia HVDC per trasmettere l’energia prodotta.
 
Nel frattempo, la Francia ha iniziato a costruire i suoi primi parchi eolici offshore. La costruzione è iniziata nel parco eolico di Saint-Nazaire da 480 MW, dove si stanno installando le fondamenta. Saint-Brieuc ha iniziato i lavori preparatori al largo della Bretagna. Nel Mediterraneo Port-La-Nouvelle sta eseguendo lavori di infrastruttura per costruire tre parchi eolici galleggianti. E la Francia ha appena lanciato la prima asta al mondo per un parco eolico galleggiante su larga scala, mentre il 6 settembre aprirà il primo parco eolico offshore al mondo che avrà connessioni di rete a 2 paesi: si tratta di Kriegers Flak, nel Baltico, che sarà collegato sia alla Germania che alla Danimarca.
 
L’UE vuole che l’eolico offshore diventi un’intera Europa e non solo un affare del Mare del Nord/Baltico. Sono quindi arrivate le fondamenta del primo parco eolico offshore italiano a Taranto; la Spagna ha pubblicato una strategia eolica offshore e la Grecia sta preparando la legislazione per le sue prime aste eoliche offshore del prossimo anno. Nel frattempo, il governo polacco ha firmato i contratti con gli sviluppatori per i suoi primi 6 GW di parchi eolici offshore, che dovrebbero iniziare a funzionare dal 2026.
 
Giles Dickson, CEO di WindEurope, ha detto: “L’eolico offshore è già il 3% dell’elettricità europea ed è destinato a crescere rapidamente. Le turbine stanno diventando più grandi e più potenti.  E sempre più paesi stanno costruendo parchi eolici offshore e si impegnano a svilupparli man mano che i costi scendono: l’eolico offshore sta diventando un affare per tutta l’Europa.  I governi devono continuare a impegnarsi in modo proattivo per sostenere questi continui progressi, sui quadri normativi, le aste, la pianificazione della rete, la costruzione della catena di approvvigionamento, e per assicurare la felice coesistenza tra la rapida espansione dell’eolico offshore e tutti gli altri interessi sociali ed economici nello spazio marittimo. I governi di tutta Europa si sono impegnati ad avere 111 GW di eolico offshore in funzione entro il 2030”.