Tra il 2019 e il 2020 le fonti rinnovabili hanno superato il gas naturale nel mix energetico di produzione nazionale dell’energia elettrica immessa in rete. Lo ha determinato il GSE, secondo cui le rinnovabili sono passate dal 41,74% del 2019 al 45,94% del 2020. Lieve calo, invece, per il gas naturale, passato dal 43,2% (2019) al 42,2% (2020). Quote molto inferiori, e comunque in diminuzione, per carbone – da 7,91% nel 2019 a 6,34% nel 2020 -, nucleare (da 3,55% a 3,22%) e prodotti petroliferi (da 0,50%, a 0,48%).

Per il calcolo del mix energetico nazionale sono stati utilizzati i dati trasmessi dai produttori al GSE e i dati relativi agli impianti di produzione non soggetti agli obblighi di comunicazione (convenzionati Cip 6/92, in regime di scambio sul posto e fotovoltaici con potenza attiva nominale fino a 1 MW incentivati con il V Conto Energia); per l’energia elettrica netta importata, i dati Eurostat ai quali il GSE ha attribuito il mix energetico europeo.

Queste determinazioni hanno la finalità di consentire a tutte le imprese di vendita di energia elettrica di comunicare ai propri clienti finali nelle fatture e nei documenti promozionali, oltre alle suddette informazioni, anche il proprio mix energetico. GSE specifica che per il raggiungimento degli obiettivi nazionali, fissati in sede europea dalla Direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, si fa riferimento al consumo interno lordo nazionale e non all’energia elettrica immessa nel sistema elettrico.

È possibile consultare tutte le determinazioni del GSE nella sezione del sito istituzionale relativa ai mix energetici.