Trend positivo per il 2021 per i consumi di energia elettrica in Italia che hanno segnato un +5,6% sul 2020, tornando sostanzialmente ai valori del 2019 e recuperando il forte calo fatto registrare nel 2020. Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, il fabbisogno è stato pari a 318,1 miliardi di kWh, un valore in aumento del 5,6% rispetto al 2020 e in linea (-0,5%) con i livelli pre-Covid del 2019. 

In aumento anche le rinnovabili:


Le rinnovabili hanno coperto il 36% della domanda elettrica, anche in questo caso tornando sui volumi del 2019: grazie alle favorevoli condizioni climatiche, che hanno consentito di utilizzare maggiormente gli impianti, la produzione complessiva di eolico e fotovoltaico è stata la più alta di sempre, anche a fronte di un contenuto incremento della potenza installata. Per quanto riguarda l’indice Imcei (Industria italiana e consumi elettrici), i dati provvisori di Terna indicano che i consumi industriali sono cresciuti del 10,5% rispetto al 2020, trainati in particolar modo dai settori della meccanica e della siderurgia. 

Crescita omogenea:


Nel dettaglio, nel 2021 a livello territoriale la variazione è risultata ovunque in crescita: +5,2% al Nord, +6,4% al Centro e 5,9% al Sud e nelle isole. La domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’86,5% con produzione nazionale e per la quota restante (13,5%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta (278 miliardi di kWh) è risultata in aumento del 2,4% rispetto al 2020. 

Picco a dicembre:


Nel mese di dicembre 2021, invece, la richiesta di energia elettrica è stata pari a 27,4 miliardi di kWh, un dato in crescita del 5,9% rispetto a dicembre del 2020 e dello 0,8% rispetto a novembre 2021 (valori destagionalizzati e corretti dagli effetti di calendario e temperatura).