Enea e Fincantieri, uno dei principali complessi cantieristici al mondo, hanno firmato un protocollo d’intesa al fine di individuare aree di comune interesse per lo sviluppo di un portafoglio di programmi di ricerca e innovazione. 

Obiettivi comuni:

Tra le principali spiccano l’efficienza energetica, le tecnologie e i sistemi di generazione di energia da fonti rinnovabili, per la produzione, il trasporto e la distribuzione dell’idrogeno, le celle a combustibile, l’economia circolare, strategie di gestione e controllo per Smart Ports e Smart Cities, le tecnologie dei materiali e interventi di sostenibilità in ambiente marino e terrestre. Per intensificare i rapporti di cooperazione verranno attivati specifici gruppi di lavoro ed è prevista la possibilità di uno scambio di personale fra ricercatori Enea nelle sedi di Fincantieri e personale del Gruppo triestino nei Centri di Ricerca dell’Agenzia.

Il parere di Enea:

«Questo accordo apre la strada per una collaborazione fra ricerca e impresa di particolare significato, con un gruppo leader a livello internazionale come Fincantieri, su tematiche quali la sostenibilità, l’alta formazione, la ricerca e il trasferimento dell’innovazione, sempre più strategiche per la crescita e la competitività» ha sottolineato il Presidente di Enea Gilberto Dialuce. «Ci fa molto piacere – continua – che ENEA sia stata scelta come partner e sono innumerevoli i terreni sui quali potremo rendere disponibili professionalità e infrastrutture qualificate, dalle tecnologie per l’idrogeno alle fonti rinnovabili, dalla cattura della CO2 alla robotica e ai big data, dall’economa circolare ai materiali avanzati ma anche combustibili alternativi e interventi per il territorio sul quale insistono i cantieri, anche in una prospettiva di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico». L’obiettivo di questa intesa è favorire la diffusione della cultura e della ricerca scientifica e rendere tecnologico il settore cantieristico-industriale.

Il parere di Fincantieri:

Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, ha commentato: «Negli ultimi anni abbiamo destinato una media di 160 milioni di euro a numerosi progetti connessi all’innovazione di processo e di prodotto, con attenzione particolare ai temi della decarbonizzazione e della digitalizzazione. Infatti, – spiega l’a.d. – il 60% della nostra spesa di R&I alimenta lo sviluppo di tecnologie pulite che contribuiranno a creare prodotti e servizi sempre più ecosostenibili, orientati ad un uso efficiente delle risorse e alla tutela della biodiversità. Questo accordo si inserisce dunque in una strategia intrapresa da tempo, che siamo certi ci consentirà non solo di consolidare il successo acquisito fino a oggi, ma anche di supportare la futura competitività del Gruppo, chiamato a confrontarsi con scenari mondiali sempre più complessi ed esigenti».