Greenpeace Italia, Legambiente e WWF Italia avanzano 10 proposte al Governo Draghi su rinnovabili ed efficienza per liberare l’Italia dalla dipendenza del gas.

Gli interventi in 10 punti:

Gli interventi da mettere in campo puntano ad autorizzare nuovi impianti a fonti rinnovabili per 90 GW di nuova potenza installata, a partire da marzo 2023 da realizzare entro 5 anni. Altro obiettivo è l’aggiornamento entro giugno 2022 del PNIEC (Piano Energia e Clima) con obiettivo 100% elettricità da rinnovabili al 2035 e fissare subito un tetto ai profitti delle aziende che estraggono e trasportano gas fossile o petrolio. Gli interventi permetterebbero di ridurre i consumi di gas di 36 miliardi di metri cubi all’anno entro fine 2026 e di sostituire le centrali a gas costruite dopo il blackout nazionale del 2003. Di seguito l’elenco delle 10 proposte:

  1. Aggiornare il PNIEC entro giugno 2022 puntando all’energia elettrica da fonti rinnovabili al 100% entro il 2035;
  2. Fissare entro aprile 2022 un tetto ai profitti delle aziende che estraggono e trasportano gas fossile o petrolio;
  3. Autorizzare entro marzo 2023 nuovi impianti a fonti rinnovabili per 90 gw di potenza installata da realizzare entro il 2026;
  4. Attivare entro giugno 2022 il dibattito pubblico sugli impianti a fonti rinnovabili al di sopra dei 10 mw di potenza installata;
  5. Sviluppare la produzione di biometano da rifiuti;
  6. Escludere entro marzo 2022 l’autorizzazione paesaggistica per installare il fotovoltaico integrato sui tetti dei centri storici;
  7. Rivedere entro dicembre 2022 i bonus edilizi escludendo gli incentivi per le caldaie a gas;
  8. Anticipare al 2023 l’eliminazione delle caldaie a gas dagli edifici;
  9. Istituire entro giugno 2022 un fondo di garanzia per le comunità energetiche;
  10. Attivare entro maggio 2022 una strategia per l’efficienza della mobilità sostenibile.

I problemi:

“L’esplosione della drammatica guerra in Ucraina e la preoccupazione di molte persone per l’aumento delle bollette impone di accelerare la transizione energetica del nostro Paese, come unica soluzione per uscire dalla dipendenza dal gas, a partire da quello della Russia”, si legge in una nota. “Il problema evidente del salasso per famiglie e aziende è urgente da affrontare, ma le soluzioni adottate o prospettate dal Governo – spiegano Greenpeace Italia, Legambiente e WWF Italia – sono anacronistiche e in controtendenza con l’urgente lotta alla crisi climatica”.