La Sicilia con il suo clima mite e una media di 300 giorni di sole all’anno è la candidata ideale per essere leader europea di produzione di energia pulita.
Si è svolto oggi preso l’Università di Catania dipartimento Di3a il convegno dal titolo:”Le opportunità del Parco Agrisolare nelle competenze del Dottore Agronomo e Dottore Forestale – modalità operative e prospettive“.

A partecipare il Prof. Agatino Russo direttore Di3A Università degli studi di Catania, il Dott. Agronomo Enrico Catania Presidente ODAF CATANIA, ilDott. Agronomo Piero Lo Nigro Presidente FODAF SICILIA, l’Ing. Giulia Giombini, Projet Manager Tep Renewables, l’Ing. Roberto Sannasardo, Energy Manager della Regione Siciliana e l’Ing. Antonio Martini, Direttore generale Dipartimento dell’Energia –Regione Siciliana.

Protagonisti di questa transizione energetica sono gli imprenditori della filiera agricola che in sinergia con la figura specializzata dell’agronomo possono riscattare l’isola dall’attuale dipendenza energetica ed evolvere verso forme nuove e sostenibili di approvvigionamento.

Enrico Catania Presidente ODAF

«Dallo scorso Giugno sono entrate in vigore le linee guida certificate di convergenza e supporto agli imprenditori e agronomi per l’organizzazione della produzione agricola ed energetica – spiega Enrico Catania Presidente dell’ODAF, l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Catania – la Sicilia ha tutto il potenziale per poter essere al centro di una rivoluzione energetica che finalmente sia rispettosa per l’ambiente ma anche vantaggiosa economicamente: l’obiettivo non è risparmiare ma poter produrre reddito vendendo l’energia eccedente e creando nuovi margini in totale accordo con la gestione globale dell’impresa agricola».

«L’agronomo oggi è un professionista trasversale – aggiunge Catania – è il consulente multidisciplinare che serve alle aziende agroalimentari per preservare la funzionalità dei primi 40 cm di suolo, indispensabili alla sopravvivenza della fertilità della terra, ma è anche il tecnico a cui rivolgersi per ingranare un’emancipazione energetica pronta a partire proprio dal comparto agricolo: ne parleremo domani a Catania con colleghi di tutta la regione. Desideriamo alimentare un dibattito che diventi accessibile a tutti: la salute del nostro territorio e la redditività sono argomenti che riguardano i cittadini, in particolar modo chi fa impresa nel mondo agricolo».