Presentata la relazione semestrale PNRR

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Presentato il documento sulla relazione semestrale PNRR che fotografa le criticità attuative

È stato presentato il documento semestrale sul PNRR italiano che fotografa lo stato dell’arte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In particolare il documento analizza lo stato di attuazione finanziaria, gli open data, la revisione e l’introduzione del capitolo RePowerEU.

Il rapporto, come ha reso noto il Governo in una nota pubblicata sul suo sito, è stata presentata alla cabina di regia di Palazzo Chigi il 31 maggio. Dopo il via libera in quella sede è passata al vaglio dei ministeri. E per via informale è stata fatta circolare anche ai parlamentari.

Ma ricordiamo che l’Italia è ancora in attesa della terza rata ed è ancora impelagata nella complessa trattativa europea per l’aggiunta al piano del capitolo energetico del RepowerEu.

8 capitoli che descrivono il rapporto sul PNRR italiano

Il rapporto sullo stato di attuazione del PNRR, fotografa il Piano e la sua attuazione, evidenzia i punti di forza e i punti di debolezza, allo scopo anche di individuare margini di miglioramento nell’implementazione degli investimenti e delle riforme previsti dal Piano.

Il testo strutturato per temi, può essere riassunto in 8 macro punti (che riportiamo in dettaglio a seguire).

Nel primo capitolo sono state indicate le principali caratteristiche del Piano italiano. Particolare attenzione è stata riservata alla descrizione delle fonti di finanziamento, suddivise tra “prestiti” e “sovvenzioni”, che sono state analizzate nel dettaglio, per singola misura e per singola annualità.

Il secondo capitolo ha confrontato il Piano italiano con i piani presentati dagli altri Paesi europei. Nel confronto si rilevano le differenze delle risorse destinate ai vari Piani nazionali e le scelte dei singoli Paesi relative al ricorso a sovvenzioni e prestiti. Così come si evidenziano le risorse destinate alle misure dedicate agli obiettivi della transizione verde e alla trasformazione digitale, rispetto a quelle destinate ad altri obiettivi. E anche il tipo di indicatori utilizzati per verificare il conseguimento degli obiettivi di ciascun Piano e la loro rispondenza a criteri incentrati sulla valutazione della performance.

Presentato il documento semestrale sul Pnrr italiano rispetto alla sua composizione, al finanziamento e al confronto con l'Ue, che fotografa le criticità attuative

Gli obiettivi raggiunti e gli altri capitoli della relazione semestrale PNRR

Nel terzo capitolo sono stati elencati i 55 obiettivi raggiunti al 31 dicembre 2022, con particolare riferimento a tutti gli atti adottati dal Governo per consentirne il pieno raggiungimento. Un passaggio importante è stato dedicato al lungo processo di assessment, dovuto alle misure legate alla terza rata e agli approfondimenti che sono stati necessari in Commissione Europea.

Il quarto capitolo ha analizzato nel dettaglio i traguardi e gli obiettivi con scadenza nel primo semestre 2023 e le azioni in corso per conseguirli. La realizzazione del Piano ha incontrato alcune difficoltà evidenziate da tutti i Paesi europei ed emerse a partire già dai primi mesi del 2022, quali la forte accelerazione dei prezzi e le strozzature dell’offerta che hanno portato al processo di revisione di alcune misure (tema affrontato nel settimo capitolo).

Il quinto capitolo ha illustrato lo stato di attuazione finanziaria del Piano. È stato fornito un aggiornamento su Regis e open data, e la prospettiva di future pubblicazioni in grado di intensificare e garantire la trasparenza delle informazioni e la centralità del portale Italiadomani. Nel quinto capitolo è stata messa in evidenza la destinazione della quota del 40% al SUD.

Nel sesto capitolo sono stati esposti gli interventi normativi effettuati, con particolare riferimento al D.L. n. 13/2023 (il “Decreto PNRR 3”),  convertito con modificazioni dalla legge 21 aprile 2023, n. 41, emanato con l’obiettivo di rafforzare l’attuazione del PNRR. 

Il settimo capitolo ha analizzato le difficoltà economiche riscontrate  nell’attuazione del Piano, dovute al conflitto in Ucraina. In particolare, l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, e le difficoltà di approvvigionamento hanno inevitabilmente prodotto degli effetti negativi sull’economia e sui contratti pubblici, con evidenti riflessi sui prezzari adottati dalle stazioni appaltanti per le valutazioni per le gare d’appalto.

La questione Comuni è cruciale: la tabella 7.3, dedicata a “capacità amministrativa dei soggetti attuatori e criticità organizzative e di rendicontazione” evidenzia come in un panorama di 103.460 progetti sono 91.453 (cioè l’88,4% del totale), quelli che non arrivino a un valore unitario di un milione di euro.
Nella versione definitiva compare il riconoscimento per «le amministrazioni locali hanno assicurato su tutto il territorio nazionale un intenso impegno nelle varie fasi di attuazione del Piano, contribuendo in maniera significativa ai risultati finora raggiunti».

L‘ultimo capitolo, l’ottavo, incentrato sul REPowerEu e la riprogrammazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato dedicato alle nuove azioni volte a porre fine alla dipendenza dell’Unione europea dai combustibili fossili russi. Le proposte in corso di elaborazione in Italia sono volte a rafforzare le infrastrutture necessarie a soddisfare le esigenze di fornitura del gas, a promuovere la decarbonizzazione dell’industria. Non da meno a far fronte all’insufficienza energetica.

  • 1. Il PNRR italiano
    • 1.1. Il processo di adozione e attuazione del PNRR
    • 1.2. La struttura del Piano italiano
    • 1.3. Le priorità trasversali e le riforme
    • 1.4. La dotazione finanziaria del Piano
    • 1.5. Sovvenzioni e prestiti
    • 1.6. Finanziamento di progetti in essere
  • 2. Il Piano italiano a confronto con quelli degli altri Stati membri dell’Unione europea
    • 2.1. Il rilievo dei Piani nazionali per gli obiettivi di NGEU
    • 2.2. L’ammontare delle risorse RRF nei Piani nazionali e l’utilizzo di prestiti e sovvenzioni .
    • 2.3. Il rilievo delle risorse destinate alla transizione verde e alla trasformazione digitale
    • 2.4. L’approccio performance-based nel regolamento RRF e l’uso degli indicatori nei piani europei
    • 2.5 La tempistica delle richieste di pagamento
  • 3. I risultati conseguiti per il secondo semestre 2022
    • 3. I risultati conseguiti per il secondo semestre 2022
    • 3.1 Il percorso per il conseguimento degli obiettivi
    • 3.2 Il settore della giustizia
    • 3.3 Le misure per la concorrenza
    • 3.4 Infrastrutture ferroviarie, porti e investimenti urbani
    • 3.5 Energia e ambiente
    • 3.6 Istruzione, università e ricerca per la salute
    • 3.7 Il mercato del lavoro e misure per le imprese
    • 3.8 Misure per l’inclusione sociale
    • 3.9 Transizione digitale
    • 3.10 Amministrazione pubblica, amministrazione fiscale e revisione della spesa
  • 4. Gli obiettivi del primo semestre 2023
    • 4.1. Il percorso verso la richiesta di pagamento della quarta rata
    • 4.2. Amministrazione pubblica e amministrazione fiscale
    • 4.3 La riforma del Codice dei contratti pubblici
    • 4.4 Il settore della giustizia
    • 4.5 Energia e ambiente
    • 4.6 Istruzione, università e ricerca
    • 4.7 Lavoro e imprese
    • 4.8 Misure per l’inclusione sociale
    • 4.9 Transizione digitale e innovazione
  • 5. Avanzamento finanziario e rendicontazione del PNRR
    • 5.1 Un quadro di sintesi
    • 5.2 Avanzamento finanziario
    • 5.3 Quota risorse assegnate al Mezzogiorno
    • 5.4. L’accesso ai dati per la gestione e l’analisi del PNRR
      • 5.4.1 Il sistema ReGiS
      • 5.4.2 Il quadro normativo
      • 5.4.3 Le funzionalità del sistema ReGiS
      • 5.4.4 I dati pubblicati (Open data)
      • 5.4.5 Prime evidenze dai dati pubblicati da ReGiS
      • 5.4.6 Dataset universo ReGiS
      • 5.4.7 Dataset Progetti Validati
      • 5.4.8 Italiadomani: i prossimi passi
  • 6. Gli atti normativi per l’attuazione del PNRR e la nuova governance del Piano
    • 6.1 La nuova governance
    • 6.2 I procedimenti di tipo finanziario
    • 6.3 La capacità amministrativa
    • 6.4 Le misure di semplificazione
    • 6.5 La Struttura di missione PNRR
  • 7. Profili di attenzione del Piano: le prime evidenze
    • 7.1 Elementi di contesto
    • 7.2 Il sistema produttivo italiano tra dinamiche congiunturali e cambiamenti strutturali
      • 7.2.1 L’aumento dei prezzi
      • 7.2.2 La carenza di materiali e beni intermedi
      • 7.2.3 Dinamiche del mercato del lavoro: carenza di risorse umane e disallineamento di competenze
      • 7.2.4 Il settore delle costruzioni
    • 7.3 Capacità amministrativa dei soggetti attuatori e criticità organizzative e di rendicontazione
    • 7.4 Frammentazione degli interventi
    • 7.5 I profili di attenzione evidenziati dalle Amministrazioni titolari
      • 7.5.1 Eventi e circostanze oggettive: aumento costi e/o scarsità materiali
      • 7.5.2 Eventi e circostanze oggettive: squilibrio offerta/domanda, investimenti non attrattivi, impreparazione del tessuto produttivo
      • 7.5.3 Difficoltà normative, amministrative e gestionali
      • 7.5.4 Ridefinizione degli impegni nel Council Implementing Decision e negli Operational Arrangements
      • 7.5.5 Elementi di debolezza emersi nel corso del monitoraggio sull’attuazione del Piano
  • 8. REPowerEu e La riprogrammazione del PNRR
    • 8.1 Il contesto normativo per la revisione dei Piani nazionali
    • 8.2 REPowerEU: finalità, quadro finanziario e azioni da intraprendere
      • 8.2.1 Il quadro finanziario europeo e nazionale
      • 8.2.2 Contenuti preliminari del capitolo italiano REPowerEU
      • 8.2.3 Il confronto con il mondo partenariale e la definizione dei progetti
    • 8.3 Le modifiche al PNRR