La digitalizzazione del settore edilizio è entrata in una nuova fase evolutiva, spinta dall’adozione di strumenti intelligenti e metodologie avanzate. Nella quarta revisione della EPBD (Energy Performance of Buildings Directive), l’Unione Europea introduce un tassello fondamentale per accelerare la transizione energetica e digitale del costruito: lo Smart Readiness Indicator (SRI).
SRI e direttiva case green, un indicatore per edifici intelligenti
Introdotto dalla Direttiva 2018/844/UE, lo Smart Readiness Indicator ha l’obiettivo di valutare il livello di “intelligenza” di un edificio, ovvero la sua capacità di:
- adattarsi automaticamente alle esigenze degli occupanti;
- ottimizzare il proprio funzionamento energetico e impiantistico;
- interagire con la rete elettrica tramite una gestione dinamica del carico.
Il punteggio SRI si basa su nove domini tecnici: riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, acqua calda sanitaria, illuminazione, involucro dinamico, elettricità, mobilità elettrica e controllo. Un approccio che consente di rendere misurabile e comparabile la prontezza digitale degli edifici, offrendo un riferimento chiaro per progettisti, investitori, pubbliche amministrazioni e cittadini.
Oltre ad agevolare l’accesso a incentivi e finanziamenti green, lo SRI può diventare un criterio strategico per la valutazione immobiliare e per la definizione di politiche pubbliche orientate alla sostenibilità.
BIM e SRI: un’integrazione strategica
In questo scenario, il Building Information Modeling (BIM) si afferma come l’infrastruttura digitale ideale per supportare il calcolo e la gestione dello SRI. Il BIM permette di generare il cosiddetto “gemello digitale” dell’edificio: un modello tridimensionale intelligente che include dati su elementi architettonici, strutturali, impiantistici e gestionali.
Attraverso il BIM, è possibile:
- associare a ogni elemento del modello (come sensori, sistemi HVAC, dispositivi di controllo) attributi funzionali utili alla valutazione SRI;
- simulare scenari di efficienza energetica fin dalle prime fasi progettuali;
- aggiornare in tempo reale il digital twin dell’edificio grazie all’integrazione con sensori IoT e sistemi BMS (Building Management System).
Questa sinergia consente di automatizzare la generazione del punteggio SRI, riducendo tempi, costi e margini di errore nelle verifiche.
Oltre la progettazione: verso un facility management predittivo
Il valore dell’integrazione BIM-SRI si manifesta pienamente nella gestione operativa dell’edificio. Monitorare costantemente i dati tramite sistemi intelligenti consente di mantenere il punteggio SRI sempre aggiornato e riflettere in modo fedele le performance reali.
Si apre così la strada a un facility management predittivo, basato su indicatori chiave di prestazione (KPI), capace di anticipare esigenze manutentive, ottimizzare consumi e migliorare il comfort degli utenti.
Un’opportunità per la PA e la finanza sostenibile
Le applicazioni di questa integrazione vanno ben oltre la progettazione. L’adozione congiunta di BIM e SRI apre scenari concreti per:
- Appalti pubblici, dove lo SRI può diventare un criterio tecnico premiante in bandi orientati all’innovazione e alla sostenibilità;
- Finanza ESG, offrendo metriche oggettive per valutare immobili secondo parametri ambientali e sociali;
- Certificazioni ambientali, grazie alla base dati interoperabile utile per protocolli come LEED, BREEAM e CAM.
La convergenza tra Smart Readiness Indicator e Building Information Modeling non è soltanto un’evoluzione tecnologica, ma una vera e propria svolta culturale per il settore edilizio. Per affrontare le sfide della sostenibilità e della transizione digitale, è fondamentale adottare una visione integrata, capace di coniugare innovazione, competenze trasversali e collaborazione tra istituzioni, professionisti e imprese.
Il futuro delle città intelligenti passa da qui: da piattaforme digitali interoperabili in grado di unire modellazione, automazione, intelligenza artificiale e sostenibilità ambientale. Non è solo una questione tecnica, ma una nuova infrastruttura del pensiero urbano.