Sono state ottenute celle solari trasparenti con un’efficienza record dell’8% e che potrebbero essere un passo in avanti importante per realizzare edifici in grado di produrre energia. Il risultato, pubblicato sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze (Pnas), si deve al gruppo dell’università americana del Michigan coordinato da Stephen Forrest.

I ricercatori ha messo a punto pannelli fotovoltaici che hanno un’efficienza mai raggiunta prima da pannelli fotovoltaici trasparenti (la cui efficienza finora si fermava al 2-3%) e una trasparenza del 50% utilizzando un materiale organico a base di carbonio, anziché il silicio che è il materiale convenzionale per i pannelli solari. “Le finestre, che si trovano sulle facciate degli edifici sono il luogo ideale per le celle solari organiche perché offrono qualcosa che il silicio non può, cioè una combinazione di altissima efficienza e trasparenza“, ha rilevato Forrest. Gli edifici con facciate in vetro hanno tipicamente un rivestimento che riflette parte della luce, sia nella frazione visibile che in quella infrarossa, per bloccare la luce e il calore che arrivano sull’edificio.

Il nuovo materiale che è stato sviluppato e la struttura del dispositivo, realizzata con un elettrodo di ossido di indio e stagno, ha affermato l’ingegnere elettrico Yongxi Li, “dovevano avere più compromessi per fornire allo stesso tempo un buon assorbimento della luce solare, alta tensione, alta corrente, bassa resistenza e trasparenza”. Il nuovo materiale è un mix di molecole organiche progettate per essere trasparenti nel visibile, ma in grado di assorbire la luce nel vicino infrarosso, ossia una parte invisibile che rappresenta gran parte dell’energia della luce solare.