Il 18 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato approvato il ddl del Bilancio 2021 e il bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023, gli strumenti che compongono l’attesa manovra economica. I provvedimenti sono tradotti sul piano contabile nel Documento programmatico di Bilancio (DPB) o Draft Budgetary Plan, una sintesi standardizzata del progetto che viene trasmessa alla Commissione europea.

E il Piano è stato già prontamente inviato a Bruxelles, fa sapere il Ministero delle Finanze pubblicando sul proprio sito il testo del DPB. “Il documento riporta le valutazioni macroeconomiche e le azioni prioritarie del Governo – si legge in una breve nota stampa – l’aggiornamento sullo stato di avanzamento del Programma nazionale di riforma – con particolare riferimento al livello di risposta alle raccomandazioni specifiche della Commissione europea – e la manovra di finanza pubblica per il 2021 articolata per tipologia di intervento con relativo impatto finanziario (in percentuale del PIL)”.

All’interno del Documento programmatico di Bilancio 2021 è ribadita l’intenzione di “rilanciare la crescita del Paese in chiave di sostenibilità ambientale e sociale“ garantendo al contempo “tutte le risorse necessarie al sistema sanitario per fornire le necessarie cure e contenere la pandemia”. Come? Attraverso una lunga lista di misure a sostegno sia delle famiglie che delle imprese.

Le azioni individuate si muoveranno negli stessi ambiti definiti dalle Linee Guida per la redazione del PNRR: il miglioramento della resilienza e della capacità di ripresa dell’Italia, la riduzione dell’impatto sociale ed economico della crisi pandemica, il sostegno alla transizione verde e digitale, l’innalzamento del potenziale di crescita dell’economia e la creazione di occupazione. “Le scelte che si faranno oggi – si legge nel DPB – serviranno a disegnare un modello di sviluppo nazionale basato su innovazione tecnologica, digitalizzazione, sostenibilità ed equità”.

In realtà il testo non riporta grandi novità in merito alla transizione ecologica se si esclude la proroga a tutto il 2021 degli ecobonus per l’edilizia. Nel dettaglio il Governo prevede di prorogare fino al 31 dicembre del prossimo anno:

  • – la detrazione Irpef al 50% delle spese sostenute per interventi di recupero edilizio;
  • – la detrazione delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica, con le stesse aliquote previste per il 2020 (50% per infissi, biomassa e schermature solari, 65% per le rimanenti tipologie);
    – la detrazione Irpef al 50% delle spese sostenute per l’arredo di immobili ristrutturati. la detrazione con aliquota del 90% delle spese sostenute per le opere di rifacimento delle facciate degli edifici (il cosiddetto Bonus facciate);
    – la detrazione Irpef 36% delle spese sostenute per le opere di sistemazione a verde, coperture a verde e giardini pensili (Bonus Verde).
  • Le tabelle del Draft Budgetary Plan riportano anche il rifinanziamento con 64 milioni della ‘Nuova Sabatini‘, “prevedendo la concessione di agevolazioni alle PMI di un contributo in conto impianti pari agli interessi calcolati su un finanziamento di 5 anni”. E lo stanziamento di 950 milioni di euro per il Fondo IPCEI a sostegno delle imprese che partecipano alla realizzazione di importanti progetti di interesse europeo su settori importanti per il futuro. I progetti in corso di attuazione sono attualmente nel campo della microelettronica e delle batterie.

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Il documento ricorda anche come il Governo abbia lanciato il Bonus mobilità per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, e veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica; incentivo che dal 2021 al 2024 potrà essere ottenuto solo a fronte della rottamazione di un vecchio veicolo. In questo campo è in fase di studio l’introduzione di misure per “potenziare il sostegno alla ricerca e alla prima industrializzazione nei campi dei sistemi alternativi di propulsione, delle batterie ed altri componenti per veicoli a bassa emissione ed elettrici”.