L’impegno del MIMS per la transizione ecologica

In occasione della Cop26, durante la quale si è discusso anche di trasporti, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) si è posto in linea con gli obiettivi perseguiti dalla conferenza per contrastare la crisi climatica. Intervenire nei trasporti pubblici e privati è necessario per raggiungere l’obiettivo zero emissioni del 2050, favorendo la circolazione di veicoli elettrici. In Italia il 25% delle emissioni totali è generato proprio dal settore trasporti.

Gli obiettivi condivisi:

Quattro sono gli obiettivi posti dalla Cop26 per i quali in Italia è necessario l’impegno del MIMS:

  1. 1- Azzerare le emissioni a livello globale entro il 2050 e limitare l’aumento della temperatura a 1.5°C. L’Italia condivide il
    pacchetto “Fit for 55”, che punta a ridurre le emissioni del 55% rispetto al 1990, e per questo ha pronto un fondo di 2
    miliardi di euro per favorire la transizione ecologica in tutte le modalità di trasporto. Inoltre il Ministero delle Infrastrutture
    dovrà sorvegliare che i fondi del PNRR investiti in questo settore rispettino il Progetto di Fattibilità Tecnica ed
    Economica (PFTE). Esso prevede uno studio dell’impatto ambientale e del ciclo di vita delle opere in ottica di economia
    circolare prima che qualsiasi intervento venga attuato.
  2. 2- Salvaguardia delle comunità e degli habitat naturali. In questa direzione il MIMS prevede una valutazione delle politiche
    nella predisposizione dell’Allegato infrastrutture per rispondere ai principali fabbisogni e alle necessità della transizione
    ecologica. Una commissione è incaricata di verificare l’impatto del cambiamento climatico sulle infrastrutture e mitigare i
    rischi ai quali esse sono sottoposte. Verranno tenute sotto controllo strade e autostrade e si riqualificheranno porti, dighe e
    invasi per migliorarne la resilienza. Si punta a investire nella “cura del ferro”, cioè il potenziamento delle linee ferroviarie
    per ridurre l’uso del trasporto su gomma. 
  3. 3- Mobilitare risorse economiche per investire in progetti volti a centrare l’obiettivo zero emissioni. Il MIMS ha una
    commissione di studio su Finanza e Infrastrutture Sostenibili con il compito di identificare nuovi strumenti finanziari per
    la realizzazione di interventi infrastrutturali, della mobilità e dell’abitare sostenibile. Il 75,6% delle risorse di competenza del
    ministero è destinato a progetti per il contrasto alla crisi climatica.
  4. 4- Collaborazione tra tutti i Paesi. La Consulta per le politiche delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha avviato
    un dialogo con la società civile per una massima trasparenza. Inoltre la Commissione Nazionale per il Dibattito
    Pubblico ha appoggiato il procedimento abbreviato per le opere del PNRR e ha avviato dibattiti pubblici.