Di fronte a consumi eccessivi legati a un’alimentazione globale poco equilibrata, avanzare soluzioni che tutelino l’agrobiodiversità è impellente. A tal proposito ENEA ha partecipato alla seconda edizione dell’International Agrobiodiversity Conngress. Si tratta di una delle principali conferenze mondiali sul tema ospitata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Il progetto di ENEA:

Nello specifico ENEA ha puntato sulla ricerca e ha proposto idee nuove in linea con i principi della bioeconomia circolare. Tra queste l’uso di microganismi al posto di fertilizzanti chimici, insetti come fonte di proteine per l’alimentazione umana, prodotti ad alto valore aggiunto dai residui del caffè e del fico d’India. A riguardo Massimo Iannetta, responsabile della Divisione Biotecnologie e Agroindustria ENEA, ha spiegato così le ricerche del gruppo: «Abbiamo sviluppato soluzioni sostenibili per imprese, aziende agricole e territori, in linea con i principi della bioeconomia circolare e dell’efficienza delle risorse per garantire a tutti l’accesso al cibo. Questo in ottica “One Health”, mettendo in stretta relazione la salute umana, degli animali e dell’ambiente». 

Tre obiettivi:

In occasione della conferenza è stato presentato il Manifesto di Roma “Usare l’agrobiodiversità per trasformare i sistemi alimentari”, risultato di una discussione nata alla prima edizione del suddetto evento. L’obiettivo è adattarsi al cambiamento climatico e contrastare malnutrizione, perdita di biodiversità e degrado ambientale. La premessa è che il cibo che mangiamo ha un impatto sull’ambiente e sulla salute umana: si pensi che le pratiche agricole producono un terzo delle emissioni di gas serra globali generate dall’uomo. Nonostante queste colture intensive, il sistema di produzione del cibo non riesce a soddisfare la richiesta mondiale di nutrizione. Per combattere questi malfunzionamenti, l’arma è l’agrobiodiversità. Essa è il risultato di diverse piante, animali e micro-organismi che compongono il nostro sistema agro-alimentare ed è necessario preservarla per le generazioni future. Per questo fine sono tre gli obiettivi a cui puntare: 

  1. 1. Consume it: consumare cibi diversi in diete nutrienti, sostenibili, convenienti, accettabili, sicure e accessibili a tutti;
  2. 2. Produce it: produrre cibo attraverso sistemi alimentari diversificati, resilienti e sostenibili;
  3. 3. Conserve it: salvaguardare l’agrobiodiversità per garantire un’alimentazione sostenibile ai contemporanei e alle generazioni future.