Ancora una vittoria per l’Italia: 13esima su 40 paesi per livello di attrattività di investimenti nelle energie rinnovabili

Le ricerche del network mondiale EY (Ernst & Young) hanno dimostrato che l’Italia si colloca al 13esimo posto su 40 per attrattività di investimenti e opportunità di sviluppo nel settore delle energie rinnovabili (58esimo report RECAI), risalendo di due posizioni nella classifica rispetto a maggio 2021.

2020 anno di investimenti green 

Questo risultato è stato ottenuto grazie a un impegno maggiore verso l’energia sostenibile nonostante l’anno della crisi pandemica. Nel 2020 a livello mondiale gli investimenti in capacità di energia rinnovabile sono cresciuti del 2% e le installazioni di capacità rinnovabili sono aumentate del 45% rispetto al 2019, segnalando il tasso di crescita più veloce negli ultimi vent’anni. Questo testimonia che il cambiamento climatico e le energie rinnovabili, punti principali nell’agenda della COP26, hanno influito nella scelta di avviarsi verso un’economia decarbonizzata. 

Obiettivo zero emissioni

Giacomo ChiavariEY Europe West Strategy and Transaction Energy Leader, commenta: «L’impatto della pandemia sull’economia mondiale sta innescando un’accelerazione volta a raggiungere l’obiettivo di emissioni zero, riorientando gli investimenti attorno ad agende ambientali, sociali e di corporate governance e dove le energie rinnovabili assumono un ruolo determinante per raggiungere l’obiettivo europeo di neutralità climatica entro il 2050. Siamo infatti di fronte a un momento cruciale per accelerare la transizione energetica del Paese, grazie alle risorse del PNRR per il settore green, in particolare per quanto riguarda l’idrogeno verde, e ai progressi legati al mercato dei PPA. Ma per farlo è necessario consolidare e abilitare i driver di breve e lungo periodo in grado di incrementare lo sviluppo di energia prodotta a partire da fonti rinnovabili».

Idrogeno verde

L’Italia si è messa in gioco: essa punta a raggiungere i 95 GW di capacità installata di energia rinnovabile entro il 2030, quasi il doppio rispetto ai 55 degli anni precedenti, a cui aggiungere altri 10-15 GW necessari per la produzione di idrogeno verde. Per quest’ultimo obiettivo il PNRR ha messo a disposizione 3,6 miliardi di euro: essi servono per accelerare la riduzione dei costi dei processi tecnologici necessari per produrre idrogeno dal basso impatto ambientale. 

Instabilità del mercato dell’energia rinnovabile

Non solo idrogeno verde: l’Italia punta in generale all’energia rinnovabile approfittando degli incentivi messi a disposizione dal PNRR. 4 miliardi di euro per l’incremento di capacità di RES (Renewable Energy Sources) e 1,9 milioni di euro per la produzione di biometano. Si registra inoltre una ripresa dei progetti di impianti rinnovabili alimentata dal Power Purchase Agreement (PPA), quella serie di accordi volti a dare più stabilità a chi investe in un mercato energetico ancora molto volubile.