In data 28 giugno 2021 il Ministero della Transizione Ecologica (MITE) si è rivolto agli imprenditori invitandoli a manifestare interesse per la realizzazione di impianti eolici offshore, non sulla terra ferma. Adesso sono stati studiati i progetti proposti e a breve si procederà con la loro concretizzazione.

Manifestazione di interesse:

Nello specifico l’eolico offshore è una fonte energetica rinnovabile basata su impianti eolici costruiti su piattaforme galleggianti dall’impatto ambientale minimo. È una tecnologia che richiede grande attenzione nella progettazione e ha un complesso iter autorizzativo. Per questo il Ministero ha invitato gli imprenditori capaci di affrontare queste difficoltà a presentare progetti da sottoporre ad attenta analisi tecnica. A oggi sono pervenute 64 manifestazioni di interesse, di cui 55 da parte di imprese e associazioni di imprese, 3 da parte di associazioni di tutela ambientale (WWF, Legambiente e Greenpeace) e 7 da altri soggetti (ANEV, Elettricità futura, CNA, CGIL, Università Politecnico di Torino, OWEMES – associazione di ricercatori, CIRSAM – Consorzio Internazionale per lo sviluppo e ricerca adriatico e mediterraneo).

Analisi delle proposte:

Dopo una prima analisi dei progetti dalla commissione tecnica, i suoi componenti hanno incontrato le società proponenti. Laddove è stato manifestato interesse da più parti per uno stesso territorio, si è cercato di avviare un percorso di sinergia e collaborazione tra i proponenti. Dei progetti di impianti eolici flottanti presentati, 40 sono stati già circostanziati da 20 manifestanti interesse. Più di 20 sono collocati in Sicilia e Sardegna, più di 10 sull’Adriatico e gli altri tra Ionio e Tirreno. Si tratta di un’azione strategica finalizzata al raggiungimento degli obiettivi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili stabiliti in ambito internazionale ed euro-unitario e che potrà usufruire di finanziamenti pubblici.