Il PAESC e il Patto dei Sindaci per combattere i cambiamenti climatici

Il Paesc, alias il “Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima” è un documento introdotto dal Patto dei sindaci, una rete di città europee lanciata nel 2008 dalla Commissione Europea che raccoglie le amministrazioni locali disposte a impegnarsi nella lotta contro i cambiamenti climatici

Prende sempre più corpo e attuazione il Paesc. Il documento, redatto su base volontaria, e composto da diverse sezioni, tra cui analisi di contesto territoriale, ricostruzione dei bilanci energetici e degli inventari delle emissioni, valutazione dei rischi e delle vulnerabilità e l’individuazione dei potenziali di intervento, può portare diversi vantaggi e opportunità nelle singole comunità.

Non solo, aiuta nella costruzione di strategie di decarbonizzazione e transizione energetica e può supportare le amministrazioni pubbliche nell’individuare gli incentivi per la realizzazione di interventi.

Il Paesc, alias il "Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima" è un documento introdotto dal Patto dei Sindaci, una rete di città europee lanciata nel 2008 dalla Commissione Europea che raccoglie le amministrazioni locali disposte a impegnarsi nella lotta contro i cambiamenti climatici

Il patto dei sindaci per aiutare l’ambiente e ridurre le emissioni di CO2

Il Patto dei sindaci è quindi la prima e più ambiziosa iniziativa della Commissione Europea rivolta direttamente agli enti locali e i loro cittadini, affinché essi svolgano un ruolo di rilievo nella lotta contro il riscaldamento globale.

Tutti i firmatari del Patto dei Sindaci assumono l’impegno volontario e unilaterale di superare gli obiettivi dell’UE sulla riduzione delle emissioni di CO2. Con il loro impegno, essi sostengono il pacchetto Clima-Energia dell’Unione Europea adottato nel 2008.

Il nuovo orizzonte temporale del PAESC


Il PAESC mira a integrare la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici con un nuovo orizzonte temporale fissato per il 2030. Questo nuovo accordo si caratterizza per un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 40% entro il 2030, sia attraverso la mitigazione dei gas a effetto serra che l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Inoltre, il nuovo Patto dei Sindaci ha una portata globale, aprendo la partecipazione alle autorità locali di tutto il mondo. Presentato a Bruxelles il 15 ottobre 2015 ed è diventato operativo dal 1 novembre dello stesso anno. I comuni firmatari del nuovo Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia si impegnano a presentare il loro Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) entro due anni dall’adesione.

Si tratta di un documento chiave che indica come i firmatari del Patto rispetteranno gli obiettivi che si sono prefissati per il 2030, definendo misure concrete per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio di almeno il 40% entro il 2030, attraverso una migliore efficienza energetica e un maggiore impiego di fonti di energia rinnovabile, e per accrescere la resilienza agli effetti del cambiamento climatico.

Il nuovo Patto dei Sindaci rappresenta un importante passo avanti nella lotta ai cambiamenti climatici, poiché integra sia gli aspetti di mitigazione che quelli di adattamento ai cambiamenti climatici. Inoltre, il fatto che esso abbia una portata globale dimostra l’impegno delle autorità locali di tutto il mondo nella lotta per la salvaguardia del nostro pianeta. Ora spetta ai firmatari del Patto e alle autorità locali di tutto il mondo lavorare insieme per adottare misure concrete e raggiungere gli obiettivi prefissati entro il 2030.

La conferenza del Patto dei sindaci Europa 2023

Il 30 marzo scorso si è tenuta a Bruxelles la conferenza del Patto dei sindaci. Le città sono sempre più in prima linea nella crisi energetica. Un numero sempre crescente di Comuni sta dimostrando la propria volontà politica di aderire al Patto.

In quest’ottica, la Regione Siciliana, ha realizzato un Programma di ripartizione di risorse a tutti i Comuni della Sicilia – così detto “Start up Patto dei sindaci” – per favorire l’adesione dei comuni siciliani al Patto dei sindaci sostenendoli finanziariamente nella redazione dell’Inventario di base delle emissioni (IBE) e nella redazione del Piano d’azione per l’energia sostenibile (PAES).

La stessa ENEA ha ufficializzato che la Regione Siciliana ha compiuto un ulteriore passo verso la digitalizzazione dei servizi della Pubblica Amministrazione. Grazie ad un accordo con ENEA, infatti, è stato predisposto uno strumento tecnico a supporto delle politiche comunali di efficientamento energetico a medio e a lungo termine, relativamente agli obiettivi di mitigazione delle emissioni di gas serra presenti nei Piani di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC).

Nel 2021 sono stati oltre 350 i Comuni siciliani firmatari del Patto dei sindaci. Dati significativi che fanno capire il percorso avviato verso la transizione energetica, tema ormai prioritario per l’UE per declinare gli obiettivi europei su scala territoriale.

PAESC: come aderire al Patto dei sindaci

L’adesione avviene spontaneamente attraverso il sito www.pattodeisindaci.eu.

Per aderire gli Enti locali devono:

  • > presentare l’iniziativa del Patto dei Sindaci al Consiglio comunale affinché adotti una delibera contenente la decisione formale di adesione al Patto;
  • > o dare mandato al sindaco (oppure un altro rappresentante del Consiglio) per firmare il modulo di adesione;
  • > o compilare le informazioni richieste nel formulario online e inviare il modulo di adesione debitamente firmato;
  • >o annotare le fasi successive del processo d’adesione indicate nell’e-mail di conferma inviata al Consiglio comunale.

Approfondimento “La Regione Siciliana adotta la piattaforma PAESC realizzata da ENEA