Al fine di mantenere gli impegni presi dalla Cop21 alla Cop26 e di centrare gli obiettivi dell’Agenda 2030 e del “Fit for 55”, l’Italia nella legge di Bilancio 2022, in vigore dall’1 gennaio, ha approvato nuovi fondi per la transizione energetica. 

Energia rinnovabile:

Al di là delle conferme e delle modifiche relative ai bonus edilizi, il governo ha stanziato crediti per altri tipi di riqualificazione. Tra questi rientrano i 3 milioni di euro concessi nel 2022 sotto forma di credito d’imposta ai contribuenti che vogliano installare sistemi di accumulo in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili. Potranno avere accesso a questo beneficio anche le persone che usufruiscano già degli incentivi per lo scambio sul posto approvati e modificati dalla legge 11 agosto 2014 n. 116. Sarà compito del Ministero dell’economia e delle finanze (Mef) entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto (1 gennaio) stabilire le modalità di accesso a tali fondi e il loro eventuale recupero in caso di illeciti.

Infrastrutture:

Altri fondi in arrivo anche per l’obiettivo europeo “Fit for 55”, cioè ridurre del 55% rispetto al 1990 le emissioni di COentro il 2030 e azzerarle entro il 2050. Dal momento che gran parte delle emissioni deriva dal settore dei trasporti (circa il 70%), il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims) ha istituito un “fondo per la strategia di mobilità sostenibile” con una dotazione di 50 milioni di euro all’anno dal 2023 al 2026, 150 per il 2027 e 2028, 200 per il 2029, 300 per il 2030 e 250 all’anno dal 2031 al 2034. I fondi, in totale 2 miliardi di euro, verranno ripartiti in accordo anche con il Ministero dell’economia e delle finanze e saranno destinati al rinnovo del parco autobus del trasporto pubblico locale e dei mezzi di autotrasporto, all’acquisto di treni a idrogeno, alle ciclovie urbane e turistiche, al trasporto merci intermodale su ferro, all’adozione di carburanti alternativi per navi e aerei. A questi fondi si aggiungono 3 miliardi e 700 milioni di euro da investire gradualmente entro il 2036 per la sostenibilità della mobilità urbana in riferimento alle metropolitane e al trasporto rapido di massa e ulteriori spese sono concesse per l’alta velocità.

Lotta climatica:

Per contrastare il cambiamento climatico, il Ministero della transizione ecologica (Mite) ha istituito un “fondo italiano per il clima” con sistema rotativo, cioè alimentato da risorse pubbliche e dalle somme restituite dalle imprese che ne hanno beneficiato. In particolare è prevista una dotazione di 840 milioni di euro dal 2022 al 2026 e di 40 milioni dal 2027 destinata a soggetti pubblici e privati impegnati nella tutela dell’ambiente. I fondi possono essere investiti anche in Paesi bisognosi individuati dall’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) con modalità definite da Mite, Mef e dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

Efficienza energetica:

Infine bisogna ricordare che il governo ha istituito dei fondi per l’efficientamento energetico riservati a diversi servizi (corpo forestale, polizia, carabinieri, guardia di finanza, corpo militare) e alla transizione industriale. Il “fondo nazionale per l’efficienza energetica”, approvato dal decreto legge 102 del 2014, è fruibile anche da edifici residenziali e Pubblica Amministrazione. Nello specifico una quota del fondo pari a 8 milioni annui dal 2022 è destinata all’erogazione di contributi a fondo perduto.