Educare all’economia circolare attraverso il coinvolgimento dei cittadini nella promozione di buone pratiche e attività di formazione. Sono questi gli obiettivi del progetto RECiProCo, realizzato grazie a una convenzione tra ENEA e Ministero dello Sviluppo Economico, che mirano a un cambiamento dei comportamenti verso un consumo più consapevole e responsabile e alla diffusione di best practice sul territorio.

Il progetto in tre attività:

  • Mappatura delle attività realizzate dalle associazioni dei consumatori sui temi dell’efficienza energetica, della lotta alla povertà energetica e dell’economia circolare ai fini di ulteriore valorizzazione e realizzazione di progetti di sistema anche mediante collaborazione con altri enti;
  • Sviluppo di forme di identificazione per prodotti e servizi con ridotto impatto ambientale: etichette ambientali e impronta idrica dei prodotti;
  • Realizzazione di un progetto pilota di smart governance: educazione all’economia circolare, formazione e coinvolgimento attivo dei cittadini, promozione e diffusione di buone pratiche sul territorio (con particolare riferimento alla gestione efficiente della risorsa idrica).

A loro volta le tre attività precedenti si articolano in 4 punti:

  • WP0 – Coordinamento delle attività di progetto. L’obiettivo di questo WP è quello di coordinare tutte le attività del progetto, garantendo la coerenza con il Piano Esecutivo, coordinare l’elaborazione dei documenti da produrre nel corso del progetto e i documenti per le fasi di rendicontazione.
  • WP1 – Raccordo con iniziative analoghe. Il raggiungimento degli obiettivi previsti in questo progetto permetterà di fornire indicazioni e potenziali soluzioni per implementare l’economia circolare, mettendo a sistema le diverse iniziative che vedono coinvolti sia il committente (MiSE) che il soggetto attuatore (ENEA). Pertanto questo WP1, di raccordo con iniziative analoghe, vuole creare sinergia tra le azioni e le esperienze in essere, affinché non ci sia dispersione di risorse, ma al contrario un potenziamento delle stesse, per poter innescare il cambiamento culturale che porta all’applicazione di percorsi di economia circolare e di educazione al consumo consapevole e responsabile.
  • WP2 – Sviluppo di forme di identificazione per prodotti e servizi con ridotto impatto ambientale. Le attività del WP2 prevedono l’esecuzione di uno studio di fattibilità per lo sviluppo di un sistema di comunicazione ambientale volontario per prodotti non alimentari e non energetici, basato su 2 tipologie di indicatori: un set di indicatori di circolarità obbligatori e un set di indicatori sull’uso della risorsa idrica opzionali. Per lo sviluppo di tale sistema si seguirà un approccio di ciclo di vita, quindi considerando i materiali di cui è costituito il prodotto (es. percentuale di riciclato, percentuale di sottoprodotto, ..), la fase d’uso (es. durata del prodotto, riparabilità, etc ) e il fine vita (es. percentuale di materiale destinato al riciclo, …).
  • WP3 – Pilota per smart governance. L’azione progettuale Pilota per smart governance (WP3) intende interfacciarsi con la società civile coinvolgendo associazioni di consumatori, associazioni di cittadini e il mondo della scuola, per elaborare insieme percorsi formativi verso stili di vita e di consumo consapevoli e responsabili e co-progettare e realizzare specifici output basati sull’economia circolare.

Urban Living Lab:

«ENEA coordinerà e faciliterà le attività di interazione tra i soggetti coinvolti, con l’obiettivo di individuare e condividere potenziali soluzioni, strumenti e buone pratiche per la transizione circolare dei territori», sottolinea Claudia Brunori, Responsabile della divisione ENEA di “Uso efficiente delle risorse e chiusura dei cicli” e del progetto per l’Agenzia. Per realizzare nuove forme di comunicazione tra esperti e cittadini, ENEA ha scelto come strumento gli “Urban Living Lab”, ecosistemi in cui cittadini di un’area territoriale circoscritta si confrontano con esperti per sperimentare idee innovative, soluzioni e scenari. In questa prima fase sono previsti tre Urban Living Lab a Bologna, Taranto e Anguillara Sabazia (Roma); gli incontri sul territorio con esperti di ENEA inizieranno dopo aver promosso una fase di scouting per raccogliere le adesioni di cittadini e associazioni. Nel frattempo, fino al 15 aprile i cittadini residenti nelle tre aree pilota possono partecipare al sondaggio finalizzato al potenziamento delle attività di economia circolare nel proprio territorio cliccando sul nome della propria località: BolognaTaranto e Anguillara e zone limitrofe.