Sarebbe una sciocchezza produrre idrogeno dall’energia e poi dall’idrogeno di nuovo elettricità.
Sarebbe uno spreco
“. Lo ha detto il ceo di Enel, Francesco Starace, nel corso un evento organizzato dal Sole 24 Ore sul tema dell’idrogeno.

L’idrogeno – ha aggiunto – si consuma vicino a dove si produce perché ci sono delle difficoltà nel suo trasporto. La cattura della CO2 e il suo stoccaggio è una tecnologia in giro da ormai un ventennio ma ci sono una serie di difficoltà. Sull’elettrolizzatore l’Europa deve dire la sua. Quello che noi stiamo cercando di fare è spingere una industrializzazione e una innovazione in questo settore per vedere se riusciamo ad avere un abbattimento del costo“.

All’evento è intervenuto anche il ceo di Eni, Claudio Descalzi, che ha detto: “Si parla di idrogeno da circa 30 anni. Ci sono stati dei miglioramenti tecnologici ma ora c’è la necessità di diversi vettori energetici e diverse risorse primarie“.

L’idrogeno – ha aggiunto – è un vettore energetico che può dare grosse soluzioni al campo industriale e alla mobilità. E insieme all’elettrico può contribuire alla decarbonizzazione.
Noi ci siamo attrezzati ed avremo delle stazioni di servizio multifunzionali con l’elettrico, biogas ed anche con l’idrogeno. In futuro, come è successo con l’elettrico, per l’idrogeno ci sarà una crescita
“.

Noi – ha concluso Descalzi – possiamo parlare di idrogeno perché lo produciamo, lo utilizziamo e lo usiamo anche nel sistema elettrico. Se guardiamo al 2050 vediamo che ci sarà una quadruplicazione della produzione di idrogeno. Il 43% sarà idrogeno blu e il 48% sarà verde. Quindi c’è un piano ben definito a livello Europeo e mondiale“.