La sensazione è quella di non conoscere abbastanza il valore di quello che rappresenta uno dei due polmoni della terra dopo le foreste.
Il mare è una risorsa nell’azzeramento delle emissioni e può anche permettere la generazione di energia rinnovabile attraverso l’installazione di impianti offshore, soprattutto eolici.

Riconoscere il valore del mare e degli oceani è un diritto e un dovere di ogni cittadino.

Tanti, soprattutto in estate, apprezzano la bellezza delle coste, le passeggiate in spiaggia, un bagno al mare, ma pochi hanno veramente compreso l’importanza di impegnarsi quotidianamente per la salvaguardia di questo bene prezioso.

Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite “oltre 8 tonnellate di plastica finiscono nell’oceano ogni anno”; è come se 1400 camion della spazzatura riversassero plastica in mare ogni giorno.
La plastica in mare viene assorbita dai pesci che potrebbero quindi contenere piccoli filamenti di plastica; oggi la plastica- secondo gli studiosi- potrebbe trovarsi in quasi tutti i frutti di mare. Cosi come evidenziato nell’importante documentario“ENDGAME 2050”, gli scienziati hanno misurato la percentuale della massa della plastica con quella del plancton nell’oceano: si tratta del complesso di piccolissimi organismi animali (zooplancton) e vegetali (fitoplancton) che vivono sospesi nelle acque lasciandosi trasportare dalle correnti e che costituisce il nutrimento di molti animali acquatici. A seguito di questi studi, è stato dimostrato che in alcuni luoghi la plastica può essere anche sei volte superiore.
Una ricerca dell’università del Belgio ha affermato che vengono ingeriti per persona circa 11.000 piccoli pezzi di plastica all’anno.
E non sappiamo come questo influenzerà la salute umana.

E mentre la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO (IOC-UNESCO) ha dato il via al Decennio 2021-2030 per tutelare gli oceani e rivoluzionare l’uso delle scienze oceaniche in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, Energia in Comune sente sempre più forte la necessità di informare, di essere parte integrante di un sistema pronto a spingere verso un cambiamento di rotta collettivo. La comunicazione può contribuire a trovare modalità sostenibili di supporto e noi ce la mettiamo tutta, anche se fosse solo una goccia nel mare. Buona giornata mondiale degli oceani.



Il documentario da non perdere