Il G20 di Venezia getta le fondamenta per una forte azione internazionale comune sul clima e per un successo alla futura conferenza Cop26 di novembre. La presidenza italiana mette il tema in testa all’agenda, con l’appello del ministro dell’Economia Daniele Franco che parla con toni di una svolta: l’azione non è più rinviabile – dice – per raggiungere davvero l’obiettivo di emissioni nette zero “servono azioni immediate e concrete“. Tutti, dai banchieri centrali ai ministri, alla Conferenza internazionale sul cambiamento climatico che chiude il vertice di Venezia, fanno capire che sulla lotta al cambiamento climatico non si torna indietro, approfittando del ritorno del multilateralismo picconato da Trump. Collaborazione fra politica di bilancio e monetaria, con l’Europa che può vantare il suo ‘recovery’ al 33% green e la segretaria al Tesoro Usa che chiede di usare “aggressivamente” i soldi pubblici per la ripresa come gli Usa.
Terreno per una ripartenza in Italia – dice il Governatore Ignazio Visco – che nel 2021 vedrà il recupero di “oltre la metà” del 9% perso lo scorso anno. Non mancano i caveat rispetto all’ottimismo che si respira all’Arsenale, la location scelta dal Tesoro e Bankitalia per il G20 finanze. Dimezzare le emissioni in due decenni è un obiettivo ambiziosissimo. Visco invita a stare attenti al greenwashing, il rischio di finanziare investimento “solo in superficie” a basse emissioni di Co2.
Sull’ottimismo per la ripresa pesano le varianti, “siamo molto preoccupati“, ammette la segretaria al Tesoro Usa Janet Yellen, “potrebbero minacciare la ripresa“. Anche in Italia, dove Visco nota “risultati davvero positivi” su vaccinazioni e contenimento del virus, “dobbiamo lavorare per mantenerli” perché “il rischio principale, che però finora non abbiamo visto realizzarsi, è quello di una nuova ondata di contagi“.
E’ la cornice di Venezia, bella e vulnerabile al riscaldamento globale, a ricordare continuamente l’emergenza. Il piano è – spiega Franco – “guidare la ripresa e prendere misure decise per sostenere una giusta transizione” allo stesso tempo favorendo produttività e crescita. Dalla sua il G20 ha un atteggiamento degli Usa mutato radicalmente, il Fmi e le organizzazioni multilaterali con stanziamenti per la transizione green e le banche centrali: “il cambiamento climatico ha conseguenze per la stabilità dei prezzi, la Vigilanza bancaria e la stabilità finanziaria“; avverte la presidente della Bce Christine Lagarde.