Incendi mortali, inquinamento acustico e i tempi che interrompono i cicli di vita: sono le minacce ambientali incombenti secondo l’ultimo rapporto “Frontiers report” diffuso dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep).

Questa è la quarta edizione del “Rapporto Frontiere”, pubblicato per la prima volta nel 2016 con un’allerta sul rischio crescente di malattie zoonotiche, quattro anni prima dello scoppio della pandemia di Covid-19. 

I capitoli:

Il Rapporto Frontiere è suddiviso in tre capitoli:

  1. “Listening to Cities: From Noisy Enviroments to Positive Soundscapes”: esso richiama l’attenzione sull’inquinamento acustico e sui suoi impatti sulla salute fisica e mentale. Da qui l’urgenza di creare paesaggi sonori positivi nelle aree urbane. 
  2. “Wildfires Under Climate Change: a Burning Issue”: in questo capitolo si discute del ruolo dei cambiamenti climatici e dell’influenza umana negli incendi di tutto il mondo, con le conseguenze che essi hanno sull’ambiente e la necessità di prevenirli ed essere resilienti.
  3. “Phenology: Climate Change is Shifting the Rhythm of Nature”: esso esamina come il cambiamento climatico stia sconvolgendo i modelli del ciclo di vita di flora e fauna. Emerge così la necessità di ripristinare gli habitat e gli ecosistemi riducendo le emissioni di gas serra. 

Il commento del direttore:


«Il Rapporto Frontiers identifica e offre soluzioni a tre questioni ambientali che meritano attenzione e azione da parte dei governi e della gente più in generale», osserva Inger Andersen, direttore esecutivo dell’Unep. «Inquinamento acustico urbano, incendi e cambiamenti fenologici – i tre temi di questo rapporto Frontiers – sono questioni che evidenziano l’urgenza di affrontare la triplice crisi planetaria del cambiamento climatico, dell’inquinamento e della perdita di biodiversità».