Report sulla rigenerazione urbana e transizione energetica presentato nei giorni scorsi: necessario investimento immobiliare tra i 4,5 e i 6,5 miliardi di euro l’anno

Report sulla rigenerazione urbana e transizione energetica presentato nei giorni scorsi: necessario investimento immobiliare tra i 4,5 e i 6,5 miliardi di euro l’anno

Il report sulla rigenerazione urbana e transizione energetica presentato nei giorni scorsi, ha evidenziato che in Italia è necessario un investimento immobiliare tra i 4,5 e i 6,5 miliardi di euro l’anno.

Per raggiungere l’obiettivo di decarbonizzazione degli edifici al 2050 in Italia sarà indispensabile efficientare il patrimonio edilizio. D’altronde è un tetto fissato dalla Direttiva sulla prestazione energetica degli edifici e dai traguardi fissati dal Green Deal.

Ciò produrrà inevitabilmente a un nuovo confronto. Opportunità per concorsi di progettazione e di idee. Avviate deroghe alle norme edilizie e urbanistiche e valutati incentivi per la realizzazione degli interventi nei due disegni di legge.

A fine settembre, la Commissione Ambiente e Lavori Pubblici del Senato ha avviato l’esame di 2 disegni di legge sull’argomento. Uno è stato presentato dalla maggioranza, l’altro dall’opposizione.

Report sulla rigenerazione urbana e transizione energetica presentato nei giorni scorsi: necessario investimento immobiliare tra i 4,5 e i 6,5 miliardi di euro l’anno

Cosa prevedono i programmi di rigenerazione urbana

Il disegno di legge sulla rigenerazione urbana proposto dalla maggioranza ripropone quasi interamente il testo unificato. Il testo fu bocciato a marzo 2022 dalla Ragioneria dello Stato, per la presenza di incentivi e semplificazioni che rischiavano di generare costi aggiuntivi, dopo aver incassato il parere negativo degli operatori del settore e degli Enti locali. 
La dotazione del Fondo per la rigenerazione urbana previsto ammonta a 3,5 miliardi di euro. Di cui: 50 milioni per il 2023, 100 milioni per gli anni 2024 e 2025, e 300 milioni annui dal 2026 al 2036.
 
Il disegno di legge proposto dall’opposizione propone l’istituzione di un Fondo nazionale per la rigenerazione urbana, con una dotazione pari a 500 milioni di euro a decorrere dal 2024 e fino al 2043. Il testo prevede il riuso di aree già urbanizzate e produttive. La salvaguardia dei centri storici, l’utilizzo dei concorsi di progettazione e incentivi come le detrazioni fiscali del 65% per gli interventi di ristrutturazione e la riqualificazione energetica del 50% per l’acquisto di case in classe energetica A o B.

I prossimi passi: allo studio i Disegni di legge

Oltre ai due disegni di legge allo studio della Commissione Ambiente e Lavori Pubblici del Senato, ci sono altri ddl sulla rigenerazione urbana in Parlamento. Non è ancora chiaro se, anche in questa legislatura, i testi saranno unificati e se si arriverà all’approvazione di una norma definitiva.

LeggiDisposizioni per il contenimento del consumo di suolo e la rigenerazione urbana

La Direttiva case green stabilisce l’obiettivo della decarbonizzazione degli edifici al 2050. Un traguardo ancora lontano per l’Italia (in proposito, leggi “Case green“)