In questo difficilissimo momento per il Paese, Aceper, l’ Associazione Consumatori e Produttori Energie Rinnovabili, sollecita un intervento del Presidente del Consiglio Conte e del Governo a favore degli imprenditori del settore per la sospensione della scadenza del 31/12/2020 prevista dalla Tremonti Ambiente quale termine ultimo per la restituzione allo Stato degli incentivi concessi con la legge 388/2000. Di seguito la lettera del presidente dell’associazione al capo dell’esecutivo.

Gentilissimo Presidente Conte,

Veronica Pitea, Presidente A.C.E.P.E.R.

la nostra Associazione rappresenta più di 7.000 impianti di produzione di Energie Rinnovabili ed è punto di riferimento per il settore su tutto il territorio nazionale. In questo difficilissimo momento che il nostro Paese sta vivendo e nel rispetto di tutte le disposizioni assunte al fine di rallentare la diffusione del contagio, A.C.E.P.E.R. – che non accede a fondi pubblici ma autofinanzia la propria attività – è rimasta al servizio degli imprenditori del campo delle energie rinnovabili.

A.C.E.P.E.R. sta dando il proprio contributo, secondo le proprie possibilità e competenze. Quale Associazione di categoria ritiene indispensabile sollecitare un intervento Suo e del Governo in favore degli imprenditori del settore per la SOSPENSIONE della scadenza del 31/12/2020 prevista dal Decreto legge n. 124/2019, poi convertito in legge n. 157/2019, così come modificato dall’art. 56, comma 8-ter del Decreto legge n. 76/2020, poi convertito in legge 120/2020, quale termine ultimo per la restituzione allo Stato degli incentivi concessi con la legge 388/2000 (la cosiddetta Tremonti Ambiente).

Tale proroga appare altresì necessitata dalla pendenza di copioso contenzioso amministrativo dinanzi al TAR Lazio. A ben vedere la proroga richiesta consentirebbe di attendere l’esito di tali giudizi così da evitare tutta una serie di ripercussioni di ordine legale laddove il giudice amministrativo, come auspichiamo, dichiarasse la cumulabilità della Tremonti Ambiente con gli incentivi statali erogati dal Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. (il GSE).

Pur non entrando nel merito della legittimità o meno di questi provvedimenti che verrà affrontata nelle opportune sedi, ci teniamo ulteriormente ad evidenziare come, a causa delle notevoli difficoltà economiche che molti imprenditori del settore stanno già affrontando per l’attuale pandemia sia oggi assolutamente necessaria, già solo per ragioni di carattere economico, la sospensione di tale termine di pagamento e che, una volta terminata l’emergenza sanitaria che è l’assoluta priorità in questo momento, sia imprescindibile un confronto sulle possibili soluzioni di una problematica che interessa una parte sempre più ampia del tessuto produttivo del nostro Paese. Affinché non si danneggi un settore importante, costituito da aziende che hanno deciso di investire nelle energie rinnovabili e nello sviluppo sostenibile che mai come in questo momento dovrebbe essere sostenuto ed incentivato per le sfide che ci aspettano nel prossimo futuro.

Confidiamo nella Sua attenzione e in quella di tutto il Governo e, con l’auspicio che le nostre istanze vengano accolte, voglia contare sulla nostra piena collaborazione per tutto quanto si rendesse necessario.

Cordiali saluti.

A.C.E.P.E.R.
Presidente
Veronica Pitea