Date le recenti catastrofi ambientali che hanno colpito il Mezzogiorno, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha finanziato con 9 milioni di euro il progetto RAFAEL, portato avanti da ENEA e altri 18 partner. Tra questi enti di ricerca come INGV, Università e consorzi interuniversitari (L’Aquila, Ferrara, Campus Biomedico di Roma, CUEIM con le Università di Salerno e della Calabria, Consorzio MEDISDIH con il Politecnico di Bari, Consorzio CREO), grandi aziende come Telecom, ANAS, E-Distribuzione, GORI Acqua, e PMI innovative (Himet Srl, Ylichron Srl, G&A Engineering Srl, Geo-K Srl, NUVAP Srl, Tointech Srl). 

Scopo del progetto:

«Il progetto RAFAEL si è posto come obiettivo prioritario quello di costruire un sistema di analisi e previsione del rischio rivolto alla protezione delle infrastrutture critiche» ha sottolineato Vittorio Rosato, responsabile del Laboratorio Analisi e Protezione delle Infrastrutture Critiche dell’ENEA e coordinatore scientifico del progetto. «Intendiamo mettere in primo piano la sicurezza dei cittadini e delle infrastrutture vitali – ha aggiunto – per garantire la resilienza dei servizi della Pubblica Amministrazione».

Tecnica:

Lo strumento con cui opera RAFAEL è la piattaforma informatica CIPCast (Critical Infrastructure Protection risk analysis and forecast), testata inizialmente nel Lazio e poi diffusa nel Meridione. Si tratta di un sistema che fornisce supporto decisionale alle Pubbliche Amministrazioni grazie al monitoraggio del territorio in tempo reale con rilevazioni da modelli dislocati in varie zone più a rischio. Vengono così realizzate mappe temporali in continuo aggiornamento sulla probabilità di eventi catastrofici e sulla loro eventuale intensità. Il sistema CIPCast per esempio è in grado di valutare il rischio di danneggiamento delle infrastrutture e comunicarlo alle PA in caso di piogge o altri eventi atmosferico-ambientali.

Dati in tempo reale:

«Il progetto RAFAEL ha contribuito a integrare in CIPCast l’analisi di dati da remote sensing, oltre a consentire lo sviluppo di sensori batteriologici e l’integrazione di sensori sulle reti per avere accesso a dati funzionali in tempo reale», ha spiegato Maurizio Pollino, ricercatore ENEA del Laboratorio Analisi e Protezione delle Infrastrutture Critiche e responsabile delle attività ENEA in RAFAEL. «Queste funzionalità, unitamente alle altre, consentiranno alla piattaforma CIPCast di realizzare un primo sistema di Previsione Operativa del Rischio, concepito con una visione sistemica che aspira a mettere tutti gli operatori in condizione di collaborare per la protezione dell’intero “sistema dei sistemi” costituito da tutte le Infrastrutture Critiche nazionali», ha aggiunto il ricercatore.

Analisi e previsione:

«I risultati conseguiti in RAFAEL rappresentano la realizzazione concreta di un sistema di analisi e previsione del rischio all’interno dell’iniziativa EISAC.it (European Infrastructure Simulation and Analysis Centre), il nodo italiano di una costellazione di Centri di Servizio nazionali integrati e federati in una strategia comune per la protezione delle infrastrutture critiche», ha concluso il responsabile Rosato.