A fronte dell’inasprimento dei limiti di polveri sottili nell’aria stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), pari a 15 µg/mc, Milano ha finalmente approvato il PAC – Piano Aria e Clima in discussione dal 10 gennaio 2020. 

Inquinamento e malattie:

Nella città metropolitana di Milano da molti anni non vengono rispettati i limiti di PM, PM2,5, PM10 e NO2, con un livello di inquinamento talmente alto da ridurre le aspettative di vita di 2-3 anni. Tra le malattie più frequenti insorgono cancro ai polmoni e vari tipi di tumori. 

Fonti di inquinamento:

Le principali fonti emissive che generano tali danni sono: trasporto su strada, combustione da impianti termici a metano, a gasolio e da forni a legna, combustione nell’industria, produzione di energia, smaltimento dei rifiuti, uso di solventi, combustione di tabacco, fuochi d’artificio. A fornire tali informazioni sono INEMAR – Inventario Emissioni in Atmosfera, Emissioni in Regione Lombardia e ARPA Lombardia (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente). Date le normative europee in vista del 2030 e dell’obiettivo Net Zero 2050, per Milano è divenuto necessario approvare il PAC, con 28 voti favorevoli e 12 contrari del Consiglio comunale in data 22/02/2022. L’approvazione è avvenuta dopo 13 sedute e oltre 800 emendamenti. «Si tratta di azioni non più procrastinabili, richieste anche dalla cittadinanza che ha contribuito alla messa a punto del documento. Il piano, unitamente alle risorse di cui potremo disporre attraverso i finanziamenti del PNRR, sarà lo strumento con cui Milano potrà vincere la sfida della transizione ecologica» commenta l’assessora all’Ambiente e Verde, Elena Grandi.

Gli ambiti di intervento:

Il PAC è diviso in cinque ambiti:

  • Salute, 
  • Connessione e accessibilità, 
  • Energia, 
  • Adattamento ai cambiamenti climatici, 
  • Consapevolezza.

Per ciascun ambito vengono pianificate azioni volte a migliorare la qualità della vita in città: dall’abbattimento delle emissioni inquinanti al raggiungimento della neutralità carbonica, passando per il contenimento dei rischi legati al cambiamento climatico, la valorizzazione dell’economia circolare e sostenibile sino all’adozione di stili di vita consapevoli e responsabili. Questo sarà possibile grazie alla collaborazione con municipi, associazioni e cittadini, sensibilizzati sul tema dell’ambiente. 

Isole ciclo-pedonali:

Per ridurre l’inquinamento da trasporto stradale, uno degli interventi più rilevanti è la graduale creazione di una città ciclo-pedonale, a 30 km all’ora, in linea con la visione carbon neutral capace di contrastare i cambiamenti climatici limitando in maniera sostanziale il traffico veicolare. In quest’ottica, a partire da ottobre 2022 e in sintonia con quanto già previsto dalle limitazioni di Area B(che aumenteranno entro il 2030 fino a escludere anche gli Euro 6), verranno gradualmente esclusi dall’accesso in città i veicoli considerati più inquinanti, a cominciare dai diesel Euro 5.

Pannelli solari:

Per quanto concerne l’inquinamento prodotto da fonti energetiche non rinnovabili, è dato avvio alla riqualificazione energetica degli edifici del patrimonio pubblico, a cominciare dal progetto pilota che prevede la graduale installazione di oltre 60000 mq di pannelli fotovoltaici pari a 10MW a copertura dei consumi energetici dell’amministrazione in scuole, case popolari e uffici pubblici. Sempre in tema di risparmio energetico fondamentale sarà anche il sostegno alle azioni di manutenzione e controllo degli impianti termici privati sulla scia di quanto già posto in essere con il “Bando caldaie” rivolto alle famiglie milanesi con Isee fino a 9360€.

Aree verdi:

Per contrastare l’aumento delle temperature dovuto anche a un’eccessiva cementificazione con relativo disboscamento, si ridurranno le isole di calore con la depavimentazione di suoli e la tutela e valorizzazione degli spazi verdi. Per esempio i parterre alberati dei viali cittadini e le aree circostanti le scuole dovranno diventare spazi verdi e fruibili, in grado di favorire il raffrescamento della città e l’assorbimento delle acque piovane. Le zone limitrofe a ospedali e scuole diventeranno “Zone 30” a favore di pedoni, bici e monopattini. Il verde urbano sarà in costante aumento con l’implemento di progetti quali ForestaMI, che ha già piantato 280000 alberi sul territorio metropolitano e punta a 3 milioni entro il 2030. A questo si aggiungono realizzazione di tetti e pareti verdi in città e valorizzazione di parchi e giardini, fonte di biodiversità.