Il piano strategico di Eni al 2024 punta con decisione sul green, sulla sostenibilità e sull’innovazione. Lo ha sottolineato l’ad Claudio Descalzi nel corso della presentazione nella quale si illustrano i piani del gruppo per la totale decarbonizzazione dei prodotti e delle operazioni, da conseguire attraverso le tecnologie esistenti.
Le bioraffinerie raddoppieranno la capacità produttiva a circa 2 milioni di tonnellate entro il 2024, con un aumento di 5 volte entro il 2050. Nell’economia circolare ci sarà un incremento dell’uso di biogas, scarti e riciclo di prodotti finali. Efficienza e digitalizzazione saranno i pilastri nelle operazioni e nei servizi ai clienti. Nel settore delle rinnovabili ci sarà un aumento della capacità a 4GW nel 2024, 15GW al 2030 e 60GW al 2050, pienamente integrata con i clienti Eni. Ci sarà un utilizzo dell’idrogeno blu e verde per alimentare le bio-raffinerie Eni e altre attività industriali altamente energivore, mentre la carbon capture naturale o artificiale verrà impiegata per assorbire le emissioni residue. Per quanto riguarda le iniziative di riduzione delle emissioni, è prevista la compensazione di oltre 6 milioni di tonnellate all’anno di CO2 entro il 2024 e oltre 40 milioni al 2050. Il gruppo punta inoltre su una capacità totale di stoccaggio di CO2 di circa 7 milioni di tonnellate all’anno al 2030 e 50 milioni al 2050. Il gas, che a lungo termine rappresenterà oltre il 90% della produzione di Eni, costituirà un importante sostegno alle fonti intermittenti nell’ambito della transizione energetica.
Fiore all’occhiello dell’operazione è la fusione tra il business delle rinnovabili con il retail del Gas & Power per rafforzare ulteriormente integrazione e sinergie, e allo stesso tempo massimizzare la generazione di valore lungo l’intera catena di energia verde. Questa fusione farà leva sulla già ampia base clienti Eni, in crescita da 11 a 15 milioni, e su un aumento della fornitura di energia da rinnovabili da 4GW a 15GW rispettivamente al 2024 e al 2030. L’investimento complessivo sarà di 4 miliardi nel corso del piano quadriennale, principalmente legato alle rinnovabili. Le bioraffinerie saranno palm oil free entro il 2023, con un apporto crescente di materia prima proveniente da rifiuti e scarti che copriranno circa l’80% del totale nel 2024 rispetto al 20% attuale.
Dice l’ad Claudio Descalzi: “Oggi compiamo un ulteriore passo avanti nella nostra trasformazione e ci impegniamo a raggiungere la totale decarbonizzazione di tutti i nostri prodotti e processi entro il 2050. Il nostro piano è concreto, dettagliato, economicamente sostenibile e tecnologicamente realizzabile” ha aggiunto. “Inoltre, oggi annunciamo la fusione dei nostri business delle energie rinnovabili e del retail. Con questa nuova realtà, la nostra già ampia base clienti retail crescerà ulteriormente con l’aumento dell’offerta di energia rinnovabili“