Un uomo in bicicletta è entrato allo Scottish Event Center dove è in corso il vertice sul cambiamento climatico più importante al mondo: la Cop26. Non si tratta di un’irruzione di protesta, ma di un’impresa consensuale compiuta da Omar Di Felice, ultraciclyst romano di quarant’anni che ha pedalato per 2000 chilometri.

Bike to 1.5°C

Da Milano, sede della pre-Cop26, a Glasgow, sede della Cop26: una pedalata attraverso l’Europa dal valore fortemente simbolico per unire due città centrali quest’anno nella lotta al cambiamento climatico. «È stata un’occasione per attirare l’attenzione sui temi del clima e della sostenibilità. Ogni sera, quando mi fermavo in albergo, facevo una diretta sui miei canali social con esperti per parlare di tutti i temi ambientali che vengono affrontati alla Cop26. Una sera ha partecipato anche Luca Parmitano» ha detto Omar. Con questa pedalata il ciclista ha dato inizio al progetto “Bike to 1.5°C”: «Muoversi in bicicletta è forse il modo più esemplare per vivere l’ambiente circostante. – scrive Omar sui social – Non bastano le parole, servono le azioni: quelle di ognuno di noi (non possiamo continuare a resistere al cambiamento delle nostre abitudini solo per pigrizia o egoismo) e quelle dei grandi del mondo che dovranno imporre decisioni e misure drastiche per contenere l’innalzamento della temperatura media entro 1.5ºC». Di fronte al traffico delle metropoli attraversate, Omar Di Felice non ha potuto fare a meno di fare un appello: «Dobbiamo convincere la gente a scendere dall’auto e a montare in sella».