Coca-Cola HBC Italia decide di investire nell’economia circolare riaprendo il vecchio stabilimento di Gaglianico (Biella), chiuso dal 2013, e realizzando solo bottiglie in plastica riciclata.

Riciclo ed energia pulita:

30 milioni di euro sono stati investiti per convertire lo stabilimento in un impianto innovativo in grado di trasformare 30000 tonnellate di Pet all’anno in bottiglie in rPet, cioè plastica al 100% riciclata destinata all’imbottigliamento delle famose bevande dell’azienda. Il Pet infatti è un materiale riciclabile numerose volte al massimo delle sue potenzialità. A questa conversione green si aggiunge che lo stabilimento, esteso per 18 km2, sarà alimentato da energia al 100% proveniente da fonti rinnovabili. 

Sup ed economia circolare:

L’investimento, che si somma ad altri 100 milioni che il gruppo ha speso in Italia per la sostenibilità negli ultimi 10 anni, si allinea a quanto imposto dalla recente direttiva Sup. Infatti essa impone che le nuove bottiglie prodotte entro il 2030 abbiano almeno il 30% di Pet riciclato e Coca-Cola è andata ben oltre. In un primo momento a Gaglianico si attiverà il processo di trasformazione della resina, sia di Pet vergine sia riciclato, in preforme che poi diventeranno bottiglie tramite apposito procedimento di soffiatura. Secondariamente, da luglio, la resina rPet diventerà l’unica adoperata all’interno dell’industria. 

Il commento del manager:

«Nonostante le difficoltà del nostro settore legate alla pandemia e all’incubo di sugar e plastic tax che restano confermate, continuiamo ad investire e a fare la nostra parte sia per andare verso una reale economia circolare nel Paese sia per contribuire allo sviluppo socio-economico di una regione alla quale siamo particolarmente legati – ha dichiarato Frank O’Donnell, General Manager di Coca-Cola HBC Italia – Siamo orgogliosi di poter dare una seconda vita a questo stabilimento e auspichiamo che l’approvazione EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) arrivi presto per renderlo operativo al 100% quanto prima».